Padre Dolan ha invitato i fedeli a votare “si” al referendum sulle nozze omosessuali in programma in primaveraSicuramente il gesto di padre Martin Dolan resterà nella storia. Perché è stato il primo sacerdote a fare coming out, dichiarando la propria omosessualità in un'omelia ai suoi fedeli della chiesa di Saint Nicholas of Myra, in pieno centro a Dublino (Irish Central 9 gennaio). Ma c'è di più, perché il sacerdote ha invitato i cattolici a votare a favore dei matrimoni omosessuali al referendum che si terrà in Irlanda la prossima primavera.
NO COMMENT DELL'ARCIDIOCESI
Al momento l'arcidiocesi di Dublino si è rifiutata di rilasciare commenti, mentre la comunità di St Nicholas of Myra sta facendo quadrato attorno al sacerdote: «Siamo tutti molto orgogliosi di padre Martin – ha dichiarato Liz o'Connor, animatore della comunità di St. Nicolas – il fatto che si sia dichiarato gay non cambia la persona che era prima che ce lo dicesse». Padre Martin, ha proseguito O'Connor, «è sempre stato un sostenitore dei diritti delle persone» (Irish Sun, 10 gennaio).
I FEDELI SONO CON IL PARROCO
Secondo quanto si legge ancora sull'Irish Sun, i suoi fedeli auspicano che non vengano presi provvedimenti disciplinari: «Non vorremmo che fosse trasferito a causa dell'affermazione che ha fatto. Sarebbe orrendo. Lui non ha fatto nulla di male e se venisse trasferito ci sarebbe un grande scalpore in questa parrocchia». Ed ancora: «È un diritto sostenere i diritti dei gay, non dovrebbe essere condannato dalla gerarchia ecclesiastica ma dovrebbe essere sostenuto».
"NO" SECCO ALLE NOZZE GAY
La Chiesa cattolica irlandese, ricorda ilsussidiario.net (20 gennaio), è ovviamente ha invitato a votare "no" ai matrimoni tra persone dello stesso sesso al referendum definendolo "una grave ingiustizia". I vescovi irlandesi il mese scorso hanno pubblicato un documento, "Il significato del matrimonio" in cui rivolgendosi ai fedeli dicono che "ridefinire la natura del matrimonio equivale a minare il mattone fondamentale della società".
VIOLARE L'ESSENZA DEL MATRIMONIO
Il vescovo Kevin Doran della diocesi di Elphin (appartenente al clero di Dublino) ha affermato senza mezze misure che legalizzare il matrimonio omosessuale avrebbe cambiato il significato del matrimonio stesso. «In una cultura del vivere e lasciar vivere ci potrebbe essere una tendenza a dire: "cosa ci sarà di male se due uomini o due donne si amano?"»
UN DIBATTITO SENZA INSULTI
Il Primate irlandese monsignor Eamon Martin, in una dichiarazione a Radio Vaticana (4 gennaio) aveva spiegato che, in vista del referendum, la chiesa cattolica sosterrà «un dibattito libero», che significa una discussione «senza insulti, ingiurie o offese contro nessuno, che si tratti di persone con orientamenti omosessuali, o di credenti che si opporrebbero al cambiamento proposto, perché nella sostanza sarebbe una ridefinizione del matrimonio».