Stamane ricevuto in Vaticano l’arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-TroisLe strane coincidenze della storia hanno voluto che, all’indomani della strage compiuta a Parigi nella sede della rivista satirica “Charlie Hebdo”, fosse in programma da tempo l’udienza di papa Francesco all’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois che è stato ricevuto stamattina in Vaticano. Insieme ai temi all’ordine del giorno – con molta probabilità la visita già annunciata del pontefice in Francia – è stata l’occasione per rinnovare l’espressione dello sgomento per i fatti che hanno scosso profondamente la nazione.
All'arcivescovo di Parigi, tramite il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, il pontefice aveva già indirizzato ieri un telegramma di cordoglio nel quale si associava alla “tristezza di tutta la Francia” e assicurava la preghiera per le famiglie delle vittime “chiedendo al Signore di recare loro conforto e consolazione in questa prova”. Francesco ha anche condannato ancora una volta la violenza che “genera tanta sofferenza”.
Stamattina il pontefice ha celebrato la quotidiana messa mattutina a Santa Marta in suffragio delle vittime della rivista “Charlie Hebdo”.
“L’attentato di ieri a Parigi – ha detto Francesco all’inizio dell’omelia – ci fa pensare a tanta crudeltà, crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia il terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà della quale è capace l’uomo! Preghiamo, in questa Messa, per le vittime di questa crudeltà. Tante! E chiediamo anche per i crudeli, perché il Signore cambi il loro cuore”.
“Qualunque possa esserne la motivazione – aveva affermato nella nota diffusa dalla sala stampa vaticana nella serata di ieri – , la violenza omicida è abominevole, non è mai giustificabile, la vita e la dignità di tutti vanno garantite e tutelate con decisione, ogni istigazione all’odio va rifiutata, il rispetto dell’altro va coltivato”. Il papa ha esortato tutti “a opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, religione e cultura”. Allo stesso tempo ha assicurato sostegno a “tutti coloro che continuano a impegnarsi per la pace, la giustizia e il diritto, per guarire in profondità le cause dell’odio, in questo momento doloroso e drammatico in Francia e in ogni parte del mondo segnata da violenze”.
Per rispondere all’"orribile attentato" con le armi della pace Francesco ha lanciato anche un hashtag su twitter: "#PrayersForParis", preghiere per Parigi.