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Gli yazidi ringraziano Francesco, “padre dei poveri”

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Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 08/01/15
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La delegazione mondiale ricevuta in Vaticano ha informato il pontefice sulle 5 mila donne yazide ridotte in schiavitù dall’IsisAbbiamo imparato a conoscerli – tragicamente – a proposito della guerra totale dichiarata dal sedicente Califfato islamico che ne ha fatto strage, insieme ai cristiani, nella sua avanzata in Iraq e Siria. Gli yazidi che praticano una religione monoteista sono una popolazione di circa un milione e mezzo di persone sparse in Iraq – dove c’è la maggiore concentrazione, mezzo milione -, Turchia, Georgia, Armenia e, per effetto della diaspora, in molti altri Paesi del mondo.
 
Oggi papa Francesco ha ricevuto in Vaticano una delegazione guidata dal capo di tutti gli Yazidi, Tahsin Said Ali Beg, e dal loro capo spirituale supremo, il “Baba Sheikh”, Skeikh Kato, residenti ambedue nel Kurdistan iracheno.
 
Facevano parte della Delegazione anche tre altri rappresentanti degli yazidi del Nord Iraq, della Georgia e della diaspora in Germania. L’incontro è durato oltre mezz’ora e si è svolto nella Biblioteca privata nel Palazzo Apostolico.
 
“Padre dei poveri”: così ha appellato papa Francesco uno dei membri della delegazione che, secondo quanto comunica una nota della sala stampa vaticana, ha voluto ringraziare il pontefice per il suo sostegno per gli yazidi in questo tempo di persecuzione e sofferenza e lo ha informato sulla situazione delle circa cinquemila donne yazide ridotte in schiavitù dall’Isis. Sono state anche sottolineate le buone relazioni fra gli yazidi e i cristiani e la loro reciproca solidarietà.
 
Bergoglio, da parte sua, ha assicurato ai delegati la sua vicinanza spirituale e il suo sostegno in questo “tempo di prova”, augurando che presto si possano ristabilire la giustizia e le condizioni per una vita libera e pacifica per gli yazidi, come per tutte le minoranze oggetto di discriminazione e violenza.

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