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Papa Francesco abbraccerà il leader degli yazidi

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 07/01/15
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Il pontefice ha espresso più volte vicinanza alla minoranza perseguitata in Iraq dall’ISISPapa Francesco riceverà questo giovedì Tahseen Sayid Ali (Mir Takshin-beg il suo vero nome), leader spirituale del popolo yazida, minoranza perseguitata in Iraq – al pari della comunità cristiana – dagli jihadisti del cosiddetto Stato islamico (TmNews, 5 gennaio).

LA LETTERA DI NATALE
Papa Francesco non ha mai dimenticato, nei ripetuti appelli di questi mesi, di ricordare, insieme ai cristiani, le altre minoranze perseguitate del Medio Oriente. Anche nella recente lettera all’avvicinarsi del Natale, ai cristiani mediorientali, scriveva ad esempio: «Nel rivolgermi a voi, non posso dimenticare anche altri gruppi religiosi ed etnici che pure subiscono la persecuzione e le conseguenze di tali conflitti».

IL VIDEOMESSAGGIO
Il 6 dicembre Papa Francesco, in un videomessaggio, tornava ad "abbracciare" sia i cristiani che gli yazidi per le persecuzioni in Iraq, due comunità di fedeli «cacciati con la forza dalle loro case, che hanno dovuto abbandonare ogni cosa per salvare la propria vita e non rinnegare la fede».

LA STRAGE DI AGOSTO
Dopo la strage di agosto, con la morte di 500 yazidi uccisi dall'Isis, durante l'Angelus, Papa Francesco lanciò un duro monito: «Ci lasciano increduli e sgomenti le notizie giunte dall'Iraq. Migliaia di persone cacciate dalle loro case in maniera brutale. Bambini morti di sete e di fame durante la fuga. Donne sequestrate. Violenze di ogni tipo. Distruzione di patrimoni religiosi, storici e culturali» (Repubblica, 10 agosto).

MANO TESA DI FILONI
Qualche giorno più tardi, il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, inviato personale di Papa Francesco in Iraq, incontrò nel Kurdistan la comunità yazida. «Oggi il dramma di questi poveri yazidi – dichiarava Filoni – uomini veramente frustrasti, prostrati, distrutti nella loro dignità, era la cosa più toccante! Si tratta di persone che hanno una cultura millenaria, una tradizione millenaria e che si vedono distrutti, perché privati delle proprie famiglie, non c’è più futuro per loro! Si appellano non solo al Santo Padre, ma anche a livello internazionale perché tutti intervengano in difesa di questa minoranza, che è stata profondamente violata nella sua dignità» (Radio Vaticana, 15 agosto).

IL PAPA IN IRAQ?
«Papa Francesco vuole andare in Iraq». Parola del cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, che in Iraq c’è già stato due volte, negli ultimi mesi. «Un viaggio breve – ha assicurato il porporato ad "Avvenire" (7 gennaio) -. Potrebbe essere, secondo me, tutto in una giornata: partenza da Roma, arrivo a Baghdad, saluto alle autorità; quindi Erbil, al nord, per vedere, incontrare, abbracciare i rifugiati cristiani di Mosul, celebrare la Messa, infine tornare a Roma la sera stessa. Per lui sarebbe una gioia enorme». 

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