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Carla Fracci: “La mia danza è una missione”

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Aleteia - pubblicato il 04/01/15
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Un giorno Madre Teresa le inviò una cartolina speciale per complimentarsi di uno spettacolo“Ho avuto la gioia di avere tante testimonianze d'affetto, ma le parole di Madre Teresa rimangono per me indelebili: è riuscita, con poche righe, a esprimere il vero senso del mio lavoro”. Esordisce così Carla Fracci, étoile della danza classica, nello svelare in una intervista a “Credere” (4 gennaio) un segreto custodito gelosamente per molto tempo: una cartolina autografa della Beata conservata con cura quasi fosse una reliquia.

La Fracci non ama sbandierare la propria fede. Per questo non nasconde la propria commozione nel raccontare questa storia inedita: “Molti anni fa, fui chiamata a rappresentare Giselle in Sicilia, dove viveva il fratello di madre Teresa, mio buon amico e profondo estimatore del balletto. Lo invitai ad assistere al mio spettacolo e, quando tornò a casa, lo raccontò con ardore alla sorella che, per caso, in quel periodo si trovava in visita in Sicilia. Madre Teresa rimase tanto colpita dalla descrizione appassionata del fratello che prese carta e penna e mi scrisse una frase bellissima e che ricorderò per sempre: 'Metti il tuo amore per Dio nella danza, in maniera che la gente, attraverso la tua arte, sia attratta verso l'assoluto'”.

E ancora oggi, dopo 67 anni di carriera alle spalle e circa cinquecento balletti all'attivo, la Fracci non ha paura ad affermare: “La mia danza è una missione”. “All'improvviso – ricorda ancora – mi fu chiaro che anch'io dovevo, attraverso la mia arte, svelare al pubblico la mia anima, il riflesso di Dio che la abita. Con il trascorrere del tempo, ti rendi conto che il corpo non è solo fisicità: è la cornice dello spirito, quasi un'interfaccia dell'anima verso il mondo. Il corpo riflette quello che ognuno di noi è”.

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