Si infiamma la battaglia legale per la vicenda dello scambio di embrioni al Pertini di RomaUno scherzo del destino, un errore umano, una grande gioia e un grande dolore. Speranze tradite ed esaudite. Ci sono pezzi di vita, sentimenti, emozioni, responsabilità in questa storia che ha come protagonisti un bambino e una bambina cresciuti nell’utero sbagliato, contesi tra due coppie di genitori. Quelli naturali e quello biologici. Un errore nell’impianto degli embrioni il 6 dicembre 2013, rivelato da La Stampa, e il destino di sei persone non è stato più lo stesso.
TAPPA A STRASBURGO
E ora per i gemelli contesi è pronta una nuova offensiva legale. Un anno dopo l’errore al Pertini di Roma, i genitori biologici non si arrendono. Inizialmente la coppia, scrive ancora La Stampa (30 dicembre) aveva richiesto che i due piccoli fossero affidati a una casa famiglia, ora pare che la vicenda andrà avanti per tribunali, non solo italiani, ma coinvolgendo anche i giudici di Strasburgo.
DRAMMA ESISTENZIALE
Resta al fondo di questa triste storia un giudizio che su Tempi.it (30 dicembre) era stato ben espresso da Alfredo Mantovano. La notizia del caso, infatti, seguì di qualche ora la decisione della Corte costituzionale di permettere l’eterologa, una pratica che consente di procreare bambini che, in tutto o in parte, hanno il patrimonio genetico di altri. Al di là di quel che si tende a far credere, i figli, le famiglie e le persone coinvolte in queste procedure vanno incontro a drammi esistenziali e di identità non indifferenti.
A RISCHIO LA SALUTE DELLE DONNE
Programmare deliberatamente di infilarsi in questi tunnel, che hanno tutto un corollario di affari e conseguenze sulla salute delle donne, è da pazzi, sentenzia l'edizione on line del settimanale vicino a CL. L'”indecidibile” vicenda del "Pertini", da questo punto di vista, è il tragico errore che svela un errore ancor più profondo e in cui a pagarne le conseguenze più pesanti sono le parti più indifese.