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Qual è il senso delle canzoni natalizie in un mondo di zombie e vampiri?

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Aleteia - pubblicato il 11/12/14
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La nostra epoca ha un grande problema: il disincantoJoseph Bottum

Negli ultimi anni ho scritto canzoni natalizie. Perché? Forse per la stessa ragione che ha portato la televisione a investire tanto negli zombie di The Walking Dead, nei misteri che sfidano la scienza in Supernatural, in vampiri, fantasmi, mummie, streghe, magia, disastri di dimensioni apocalittiche, supereroi e occultismo.

L'arte della nostra epoca ha un problema profondo, quello del disincanto.

Abbiamo bisogno di ciò che ci manca in questa modernità: abbiamo bisogno di un legame vivo con il passato, di una densità di riferimenti, di un maggior spessore del vocabolario, di un mondo esterno a noi che brilli con più significato cosmico.

Tutti i testi che ho cercato di scrivere negli ultimi anni riflettono lo sforzo della mia poesia di raggiungere questo passato più intenso. E con le canzoni natalizie in particolare ho cercato di affrontare anche uno degli ultimi tipi di incanto rimasti nel nostro ambito pubblico. Il testo di Some Come to See the Lord, una delle mie composizioni più recenti, osserva che “alcuni vengono perché da bambini cantavano vecchie canzoni di Natale”.

In altre parole, è il ricordo di un passato felice! O la ricerca di alleviamento per un passato che ha lasciato segni di tristezza: “alcuni vengono perché da bambini hanno sofferto”, prosegue il testo.

Cerchiamo la mangiatoia perché Cristo è la soluzione alle ferite della nostra anima. Ma cerchiamo il Bambino che dorme anche perché, come i re magi, percepiamo che Cristo è la soluzione, è un momento cosmicamente significativo, metafisicamente ricco, potente in modo soprannaturale in questo mondo superficiale.

Pensiamola così: se il significato viene solo da noi stessi, se sorge solo attraverso le prospettive umane sul mondo, allora non c'è nulla di significativo in sé. Ma abbiamo grandi emozioni e grandi desideri! Questo fa parte di ciò che vogliamo che esprima l'arte. Ma esisterà, fuori da noi, qualcosa che sia degno dei nostri grandi sentimenti? In un mondo superficiale, nulla ha incanto. Nulla è naturalmente importante, significativo, intenso. Nulla è ricco, spesso e vivo, infiammato da quella vera bellezza di cui l'arte ha bisogno per sopravvivere più che per poche generazioni.

Fate appello ad alcuni zombie, invece, e avrete un mondo che offre lampi di un profondo senso apocalittico. Investite in vampiri, fantasmi e demoni e avrete un mondo in cui il bene e il male hanno una presenza palpabile.

In altre parole, la fame di un mondo intenso in modo soprannaturale, emotivamente complesso e metafisicamente ricco è inscritta nella nostra epoca.

Il Natale offre ancora questo mondo all'artista e al pubblico. In un'altra delle mie canzoni natalizie più recenti, Joy Will Keep Us, osservo:

Dreamers seek the source of dreaming. Wise men search for wisdom’s throne. Christ has shown the cause of meaning: truth itself at last made known [I sognatori cercano le fonti del sogno. I saggi cercano il trono della saggezza. Cristo ha mostrato la causa del significato: la propria verità finalmente rivelata].

Sono pagine e pagine di San Bonaventura riassunte in poche righe.

Joy Will Keep Us:

Some Come to See the Lord:

Componendo canzoni natalizie in un mondo disincantato, ho avuto la straordinaria esperienza di vedere che ci sono persone disposte a unirsi ai miei progetti “folli”.

Il compositore di musica classica Michael Linton, che pubblica commenti meravigliosi e acuti sul Wall Street Journal, ha scritto per me l'allegra melodia che ho utilizzato in Joy Will Keep Us. Priscilla Jensen, figlia del grande critico letterario Marion Montgomery, mi ha aiutato a dare a un inno luterano svedese del XVII secolo, Bereden väg för Herran, una sonorità moderna, che mi ha permesso di adattare la melodia in Some Come to See the Lord. La chitarrista, accademica ed editrice di Law and Liberty Lauren Weiner ha lavorato gentilmente alle bozze dei testi.

La giovane cineasta Margaret Craycraft ha prodotto la clip ufficiale di Some Come to See the Lord. La bella, giovane e talentuosa Mallory Reaves ha interpretato le due nuove canzoni natalizie e Chris Folsom si è incaricato dell'arrangiamento e della produzione nello studioUnderground Treehouse di Nashville (Stati Uniti). Chris McMurtry ha poi reso disponibili i brani per la vendita nel servizio di distribuzione Musique d'Art.

Tutto questo lavoro di collaborazione è stato un dono non cercato, in mezzo ai miei dubbi personali. Non c'è qualcosa di profondamente natalizio in tutto questo?

Queste due nuove canzoni cercano di trasmettere la grazia e l'allegria: la grazia del Natale è un mondo denso, ricco e pieno di senso con l'arrivo del Bambino Gesù. E la gioia è il risultato diretto di tanto amore sparso nel mondo!

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]
 

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