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Il battaglione dei “martiri” cristiani in Iraq

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 11/12/14
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La milizia Dwekh Nawsha è impegnata a rallentare l’avanzata dell’IsisDwekh Nawsha si traduce più o meno con votati al sacrificio. Sono duecento volontari, tutti cristiani, per la maggior parte di rito assiro, uno dei gruppi che compongono il variegato mosaico di una cristianità dalle radici antichissime. Tre mesi fa, scrive il Corriere della Sera (10 dicembre), erano solo una quarantina, tutti Assiri, adesso ci sono Caldei, Siriaci e Ortodossi.

AL CONFINE CON SIRIA E TURCHIA
Sono a Duhok, capoluogo del Kurdistan occidentale, a metà strada tra Mosul – l’antica Ninive in mano alle bandiere nere – ed il confine con Siria e Turchia, nel loro quartier generale, un grande appartamento al piano terra che è qualcosa di mezzo tra un ufficio ed un magazzino di armi. Sono quasi tutti giovani, riporta sempre il Corriere, tra i venti e i trent’anni, ben armati ed equipaggiati, comandati da ufficiali più anziani.

PROVENIENTI DA MOSUL
Si muovono su pick up scoperti alla volta del settore del fronte assegnato alla loro unità, nel villaggio di Baqofa, l’ultima località a nord di Mosul controllata dalle forze Peshmerga, cui i volontari sono aggregati. Il fronte è ad una decina di chilometri a nord di Mosul, dalle linee dell’Isis ci sono solo un paio di chilometri di terra di nessuno, regno dei cecchini di entrambi gli schieramenti, in più non ci sono ostacoli naturali, e di notte si accendono sparatorie e tentativi di colpi di mano. I giovani guerriglieri provengono tutti quanti da Mosul e dalle città cristiane intorno.

FINO A DUEMILA UNITA'
Dwekh Nawsha, secondo il Movimento democratico assiro, uno dei partiti politici della regione, potrebbe aggregare fino a duemila uomini. Tanti sono quelli che si sono presentati come volontari dai peshmerga curdi, che man mano li stanno addestrando. (analisdifesa.it, 27 settembre). Dunque il loro numero attuale, che è di duecento, dovrebbe lievitare gradualmente

LA MILIZIA SIRIANA
Per il centro di ricerca svizzero Ojnfor, “cristiani stranieri" stanno combattendo anche in Siria al fianco delle milizie curde che hanno il compito di contenere l’espansione dell’Isis. Il Centro indica l’esistenza di un gruppo di cristiani europei volontari che si autodefinisce “Sotoro” guidato da un ex caporale dell’esercito svizzero di nome Johan Kosar. La maggioranza risiede con le milizie curde nella città di Al-Hasakah, nel nord est della Siria, l’area più martoriata dai guerriglieri dell’Isis (erebmedioriente.tumblr.com, 11 giugno).

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