Avrebbe picchiato un marito violento, sotto accusa anche per detenzione illegale di armaA Vallermosa, piccolo paesino di appena duemila anime nella provincia di Cagliari, ci vive – tra gli altri – il parroco, Don Massimiliano Pusceddu che avrebbe rimesso in riga un fedele (a quanto parrebbe), piuttosto violento con la consorte. All’indomani dell’ennesimo sopruso, il sacerdote ha affrontato l’uomo nella zona industriale di Elmas e – secondo il marito violento – lo avrebbe colpito in testa con il calcio di una pistola (Il Quotidiano Nazionale, 1 dicembre).
«Tutto falso – ribatte il don la cui posizione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore –, gli ho solo parlato. Stavo facendo il mio dovere: ho voluto incontrare questo parrocchiano per parlarci, visto che maltrattava la moglie. Ho sposato io quella coppia e non posso permettere le violenze di un marito» (Ansa, 1 dicembre)
La denuncia per minacce e porto abusivo d’arma è partita automaticamente. Anche perché quella pistola, padre Massimiliano, non avrebbe dovuto averla con sè: il porto d’armi per difesa personale gli era stato revocato qualche mese fa dal questore Filippo Dispenza. Ma come mai il parroco di Vallermosa aveva chiesto il porto d’armi? «Sono conosciuto per il mio passato di campione di boxe ma pratico anche altri sport. Compreso il tiro a segno. Quello era semplicemente un permesso per uso sportivo». La questura, comunque, non ha perso tempo e dopo aver ricevuto la denuncia dell’aggressione ha perquisito la canonica e sequestrato sia la contestata pistola sia un fucile per il tiro a segno. «Non posso dire nient’altro perché ci sono indagini in corso e non voglio interferire con il lavoro del magistrato. Ma sia chiara una cosa: sono un sacerdote, non uno che aggredisce o minaccia le persone» (La Stampa, 1 dicembre).
Don Massimiliano Pusceddu, quarant'anni a marzo, prete di strada, fondatore di un movimento mariano (gli Apostoli di Maria, 50mila fedeli sparsi in tutto il mondo), ha un passato da boxeur dilettante «Ho sempre amato lo sport – spiega don Pusceddu –, credo sia il luogo propizio per l‘evangelizzazione. Hai la possibilità di incontrare tutti i giovani, anche quelli che non vengono in parrocchia» (Il Quotidiano Nazionale, 1 dicembre).
L'8 ottobre del 2000 ha fondato il movimento Apostoli di Maria che lo scorso anno al palazzetto dello sport di Cagliari ha radunato oltre quattromila fedeli. "Il giorno in cui Papa Giovanni Paolo II ha consacrato il mondo al cuore sacro di Maria ho dato il via al movimento di preghiera – evidenzia ancora don Pusceddu – il nostro obiettivo è portare la preghiera del Rosario nelle famiglie. Sono un sacerdote a cui piace agire, forse diverso dagli altri. Cerco di stare vicino alla gente, ascoltare i loro bisogni e coinvolgerli nella fede".
Per tre anni padre Massimiliano è stato anche esorcista. "E' stata un'esperienza importante, entri in contatto con il male, con il demonio, con le vessazioni diaboliche. Solo con un cammino di fede e conversione si può arrivare alla liberazione". Non dice nulla delle esperienze vissute, delle gioie e dei momenti tristi. "Vivo l'emozione tutti i giorni – commenta – ti accorgi che il signore ti sostiene davanti a tante difficoltà, percepisci il suo amore e la Misericordia" (Ansa, 1 dicembre).