“Pasaporte 0%” è uno strumento dei salesiani
Pensando a uno strumento che aiuti a prevenire il consumo di alcool tra i minorenni e i giovani, la Confederazione di Centri Giovanili Don Bosco in Spagna ha presentato il 25 ottobre un’applicazione per tablet e smartphones chiamata “Pasaporte 0”.
L’innovazione tecnologica è stata presentata nel contesto del Secondo Forum di Partecipazione Giovanile celebrato a Valladolid, che ha riunito più di 30 volontari di vari centri giovanili spagnoli.
Per la sua progettazione e il suo sviluppo, ha contato sulla partecipazione di giovani, genitori, animatori giovanili e professionisti dei settori sanitario, educativo, infantile e informatico, che hanno offerto i propri apporti. La Confederazione, seguendo gli orientamenti dei giovani e degli esperti, “si è soffermata a progettare uno strumento concentrato sul ridurre la pressione sociale che i minorenni ricevono di fronte al consumo di alcool”, come ha spiegato la stessa Confederazione salesiana in una nota stampa.
Un aspetto importante per lo sviluppo della “app” è stato l’apporto dei giovani, che da vari luoghi della Spagna hanno fornito diversi punti di vista su ciò che li porta al consumo e sulle soluzioni al grave problema dell’alcolismo.
La maggior parte di loro ha concordato sul fatto che è proprio la pressione di gruppo a spingerli maggiormente a iniziare a consumare alcool.
Ciò che si sottolinea dello strumento tecnologico, e che è assai legato allo stile di Don Bosco, è che la prevenzione del consumo attraverso l’“app” si sviluppa in modo divertente.
“I giocatori devono superare varie ‘Missioni’ che permettono loro di raggiungere un timbro per completare un passaporto virtuale, il ‘Pasaporte 0%’”, ha spiegato la Confederazione.
L’app è stata progettata per essere utilizzata in gruppo, soprattutto negli spazi di educazione non formale, e per promuovere la riflessione tra gli utenti sugli aspetti positivi che hanno intorno a sé e il modo di godere del tempo libero in una maniera sana.
“Non è necessario consumare alcool per divertirsi. Possiamo avere il 100% di divertimento con lo 0% di rischio”, aggiunge la nota.
“È un’applicazione divertente, che sfida i giovani e li trasforma in persone più originali, più attive al momento di affrontare la pressione sociale che a volte ti porta a consumare alcool”, ha osservato una rappresentante della Piattaforma di Organizzazioni Infantili, coinvolta nello sviluppo della app.
L’applicazione, che si può scaricare su Google Play, è rivolta in modo particolare alla comunità educativa e agli animatori giovanili, che nei prossimi giorni disporranno di un’unità didattica per il suo uso negli spazi educativi non formali.
Da oltre dieci anni, la Confederazione di Centri Giovanili Don Bosco elabora materiali didattici e organizza campagne di prevenzione sui rischi associati al consumo di droghe tra i giovani.
[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]