Il caso in Gran Bretagna. La madre: ho tolto la spina perché sembrava un guscio
Il dibattito sull’eutanasia torna agli onori della cronaca. Questa volta il caso che fa discutere è avvenuto in Gran Bretagna: una donna non sarà processata per aver staccato la spina alla figlia gravemente malata, causandone la morte (Il Giornale, 27 ottobre).
DESIDERIO DI PACE
«Mia figlia non è più mia figlia, ora lei è solamente un guscio. La luce nei suoi occhi è ormai andata via ed è stata sostituita con la paura e il desiderio di essere in pace – ha detto Charlotte – Quando aveva appena sei mesi le è stata diagnosticata l’epilessia e stava avendo convulsioni quotidiane. Ha sofferto tanto, è stato straziante. Siamo stati costantemente dentro e fuori dall’ospedale» (Daily Mirror, 27 ottobre).
ESSERE NON VIVENTE
Al tribunale che doveva giudicarla, Charlotte Fitzmaurice aveva spiegato che non riconosceva più la ragazzina come «essere vivente». Che non le sembrava più «una persona». Così, lo scorso agosto, Charlotte aveva fatto interrompere le cure a Nancy, dodicenne, cieca e sofferente di idrocefalo, meningite e setticemia, ormai incapace di fare autonomamente qualsiasi cosa (Corriere, 27 ottobre).
NESSUN PROCESSO
L’Alta Corte ha deciso che Charlotte Fitzmaurice non dovrà comparire di fronte a un giudice per aver fatto staccare la spina a Nancy, che ormai veniva alimentata tramite un tubo. La bimba è morta lo scorso 21 agosto all’ospedale Great Ormond Street (Avvenire, 27 ottobre).