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Al Sinodo si propone di nominare San Giuseppe patrono universale della famiglia

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Aciprensa - pubblicato il 14/10/14
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L’iniziativa è del presidente della Conferenza Episcopale di El Salvador, monsignor Escobar Alas

Il presidente della Conferenza Episcopale di El Salvador, l'arcivescovo José Luis Escobar Alas, ha proposto ufficialmente di nominare patrono universale della famiglia San Giuseppe, lo sposo fedele e casto della Vergine Maria.
“Voglia Dio che abbiamo questa grazia perché è modello di sposo, di padre e tutore dei giovani. In questo momento, però, dobbiamo considerarlo anche un difensore dei diritti della donna e dei bambini. Chi come lui ha protetto la Sacra Famiglia e il Bambino Divino nell'emigrazione in Egitto e sempre? E lasciatemi dire qualcos'altro: San Giuseppe continua a prendersi cura di ciascuna delle nostre famiglie”, ha spiegato monsignor Escobar in alcune dichiarazioni alla “Radio Vaticana”.

L'arcivescovo di San Salvador lo ha affermato durante il suo intervento in occasione del Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia, in svolgimento in Vaticano dal 5 al 19 ottobre.

“Senza dubbio, tutta la Chiesa ama San Giuseppe. Egli è il patrono universale della Chiesa. È anche patrono dei lavoratori, ma i vescovi del mio Paese e il popolo di Dio ritengono che convenga che San Giuseppe sia patrono universale della famiglia, e questo è ciò che abbiamo chiesto per iscritto tutti noi vescovi nella nostra partecipazione al Sinodo”, ha sottolineato.

Monsignor Escobar ha anche ringraziato il papa per l'organizzazione del Sinodo dei vescovi, per “il grande valore che ha” e perché “stare qui è una garanzia dell'accompagnamento delle famiglie dell'America Latina che soffrono tanto per la povertà”.

“È certamente un'opera dello Spirito Santo, è lo Spirito Santo che ha illuminato papa Francesco
perché convocasse questo Sinodo, e voglio ringraziarlo anche per il fatto che è sempre tra noi e con tanta bontà”, ha aggiunto.

L'arcivescovo ha quindi dedicato alcune parole alle famiglie che soffrono per la povertà e ha chiesto loro di avere fede, “di andare al di là del momento che stanno attraversando. Dio è vita e bontà, non disperate e abbiate speranza”.

Il presule ha infine espresso le sue speranze per il Sinodo: “Stiamo cercanndo di risolvere questa problematica tanto difficile a livello mondiale relativa alla famiglia, ma siamo molto contenti e fiduciosi. E sono certo che durante il prossimo Sinodo troveremo strumenti preziosi per la pastorale familiare”, ha concluso.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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