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Un miracolo in Francia apre la via alla canonizzazione di Popieluszko

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Aleteia - pubblicato il 25/09/14
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Il vescovo di Crétiel annuncia l’apertura delle indagini sulla guarigione di un malato terminale di cancro
L’impressionante e repentina guarigione di un uomo che stava morendo di cancro in un ospedale francese verrà studiata come possibile miracolo per la canonizzazione del sacerdote polacco Jerzy Popiełuszko.

Il vescovo di Crétiel, monsignor Michel Santier, ha annunciato ufficialmente sabato scorso durante una Messa celebrata nel monastero dell’Annunciazione di Thiais, nel dipartimento francese di Val-de-Marne, l’apertura dell’indagine.

“Si è sempre troppo piccoli per una grazia così; davanti al passaggio di Dio, ci si sente piccoli”, ha affermato alla Radio Vaticana, senza nascondere la propria emozione di fronte a questa impressionante avventura spirituale. Il presule aveva affidato la sua diocesi proprio all’intercessione del martire polacco durante un viaggio in Polonia un anno prima di questa guarigione, il 14 settembre 2012.

Il mondo ricorda questo sacerdote torturato e assassinato dalla polizia politica polacca nel 1984, che è diventato l’icona della resistenza polacca al regime comunista.

Padre Jerzy Popiełuszko è stato beatificato nel 2010 in una cerimonia organizzata a Varsavia e alla quale ha assistito sua madre.

Per la sua beatificazione non è stato necessario il riconoscimento di un miracolo perché si tratta di un martire, ma per la canonizzazione è diverso, ed è proprio questa guarigione che potrebbe essere riconosciuta come il miracolo che avvierà il processo.

La guarigione è avvenuta nell’ospedale Albert-Chenevier e il destinatario è stato un malato di cancro. Secondo il vescovo i Créteil, “i medici avevano deciso di sospendere le cure e avevano detto alla moglie che era la fine. La signora aveva già contattato le pompe funebri”.

Una suora polacca della cappellania dell’ospedale l’ha però convinta a parlare con un sacerdote. “Padre Bernard Brien, che era appena stato ordinato sacerdote in ‘vocazione tardiva’ ed era nato nello stesso giorno del martire polacco (il 14 settembre 1947), ha amministrato il sacramento dell’unzione dei malati e ha concluso tirando fuori un’immagine di padre Popiełuszko. Ha pregato, si è rivolto al Signore dicendo: ‘Oggi è il nostro compleanno. Devi fare qualcosa, è il momento di intervenire’”.

Pochi istanti dopo, il malato ha aperto gli occhi. Il mattino dopo la suora è andata a fargli visita. Ha visto che non era nel suo letto e ha pensato che fosse morto. Poi l’ha visto in piedi che camminava. Il rapporto dei medici ha constatato che non aveva più cellule cancerogene, ha riferito il presule.

Spetta all’ordinario del luogo, in questo caso il vescovo di Créteil, annunciare ufficialmente l’apertura dell’indagine per la canonizzazione di padre Popiełuszko.

“La suora polacca era molto contenta, ed è stata lei a informare Varsavia”, ha ricordato monsignor Santier.

“Su richiesta del cardinale Nisz, arcivescovo di Varsavia, che ha informato la Congregazione delle Cause dei Santi, abbiamo aperto questo sabato l’indagine per riconoscere la presunta guarigione miracolosa, e questa Congregazione la istruirà e la presenterà al papa, che prenderà la decisione definitiva”, ha aggiunto. “In seguito, se verrà riconosciuta questa guarigione, inizierà il processo di canonizzazione di padre Popiełuszko.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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