La realizzazione dipende dei comuni, dal parere degli abitanti dell’area e dai finanziatori della moscheadi Simone Cantarini
Quanti sono e dove sono situati i centri islamici e le moschee presenti in Italia?
In un periodo in cui il rapporto fra Islam e occidente è sempre più sotto i riflettori è bene conoscere l’entità della presenza musulmana in Italia, non solo per fini polemici o critici, ma anche solo per rendersi conto di una realtà sempre più importante nella nostra penisola. La costruzione di luoghi di culto in Italia è regolamentata da norme statali, regionali e pattizie – Concordato con la Chiesa Cattolica e intese con le altre confessioni religiose – in cui però l’Islam non rientra, anche se i musulmani rappresentano circa il 30 per cento della popolazione straniera residente in Italia. Ad oggi spetta ai comuni, nella cornice delle norme regionali, individuare nei piani urbanistici aree da destinare ad edifici di culto ed attrezzature per servizi religiosi sulla base delle esigenze della popolazione locale e delle istanze delle comunità religiose. In questi anni vari casi, come ad esempio quello della costruzione della moschea di Milano, hanno mostrato che tale prassi complicata e macchinosa.
La realizzazione dei luoghi di culto spesso dipende dal colore delle amministrazioni comunali, dal parere degli abitanti dell’area scelta per l’edificio e dai finanziatori della moschea. Il vuoto normativo ha fatto fiorire una enorme quantità di luoghi certificati sulla carta come centri culturali o associazioni islamiche, ma che di fatto sono luoghi di culto. Senza entrare all’interno di polemiche controverse vogliamo solo far notare alcuni numeri significativi relativi a questa pratica, al di fuori della legge, ormai divenuta una prassi tollerata, ma che presenta gravi conseguenze sia da un punto di vista della sicurezza dei fedeli, che spesso si ritrovano a celebrare funzioni in edifici destinati ad altro uso, sia per quanto riguarda il controllo sull’attività di tali centri, spesso sconosciuta alle autorità.
Un elenco aggiornato pubblicato dal sito internet “www.arab.it” le moschee e centri islamici presenti sul territorio italiano sono 205 distribuiti su tutta la penisola. Di questi solo 10 sono registrati come moschee a tutte gli effetti, mentre sette hanno l’ambigua denominazione di “moschea-centro culturale”. Da notare che ben 57 luoghi di culto e centri culturali sono stati registrati ufficialmente fra il 2013 e il 2014. Le città che hanno avuto il più alto incremento di queste realtà sono Roma e Bologna. Nella capitale sono sorti negli ultimi anni 21 nuovi centri culturali islamici che si aggiungono alla Grande moschea di Roma, al Centro culturale islamico di Via Tagaste e al Centro islamico al Manar di Torre Angela.
Da segnalare il Centro islamico “Imam Madhi” della comunità sciita italiana. Nel capoluogo emiliano sono sorti invece nove nuovi centri culturali islamici. Fra questi spicca la moschea al Nur gestita dal Centro di cultura islamica di Bologna, membro dell’Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii), vicina ai Fratelli Musulmani, che gestisce un sito internet di informazione (www.corano.it) sulle attività dell’organizzazione e traduzione in italiano del Corano.
Clicca qui per l’elenco con l’ubicazione di centri e moschee musulmane diffuse sul territorio italiano.