Guardando un episodio di una serie tv di Alfred Hitchcock ha reagito alla paura e alla tensione
Una persona in stato vegetativo non è una persona defunta. Lo testimonia la storia un uomo di 34 anni, in stato vegetativo da quando ne aveva 18, che guardando un film del regista Alfred Hitchcock ha reagito alla paura e alla tensione in modo del tutto simile ad altre 12 persone sane. La notizia, uscita su Tempi.it (23 settembre) riporta "Uno studio, appena pubblicato da ricercatori canadesi sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, dimostrante che «non solo il paziente [e altri cinque come lui] è cosciente ma probabilmente è anche in grado di riflettere»."
Reazioni celebrali
I ricercatori hanno puntato sulla passione dell’uomo per il cinema e gli hanno fatto vedere l’episodio “Bang, sei morto” di una serie televisiva del 1961 dal titolo “Alfred Hitchcock presenta”. Guardando il breve film sia l’uomo in stato vegetativo che le altre 12 persone hanno avuto le stesse reazioni cerebrali.
Non è stato terminale
Ma cos’è lo stato vegetativo? Non è uno "stato di vita terminale ma una condizione clinica ancora misteriosa caratterizzata dalla mancanza di coscienza e consapevolezza di sé e dell’ambiente e dovuta a danni subiti dal cervello. Nonostante questo, i pazienti possono aprire e muovere gli occhi, deglutire, respirare in modo autonomo, dormire, svegliarsi, sbadigliare, digrignare i denti e perfino urlare. Possono fare tutto, in teoria, senza rendersene conto." Come nel caso, noto a tutti, di Eluana Englaro.
Inoltre secondo un altro studio della Cambridge University, uscito nel 2013, non solo molti pazienti in stato vegetativo sono coscienti ma «possono anche concentrarsi sulle cose e seguire comandi specifici. Questa scoperta potrebbe permetterci in futuro di sviluppare tecnologie per consentire a questi pazienti di comunicare con il mondo esterno»