La mostra in Argentina si apre con una polemica cercata dagli artisti
"Che differenza c’e’ tra provocazione e cattivo gusto? La religione e’ davvero cosi’ di plastica che si puo’ ridurre la devozione a oggettistica?". E’ quanto si legge in un editoriale del Sir, il Servizio Informazione Religiosa che condanna l’opera di due artisti argentini che hanno realizzato, per una mostra prevista in Argentina a ottobre, delle Barbie (che non arriveranno in negozio) in versione Madonna e Ken in versione Gesu’. Le foto delle ‘opere’ hanno gia’ fatto il giro della Rete: in tutto sono 33 modelli, c’e’ la Barbie Vergine, Maria Maddalena, Madonna di Fatima, Madonna con Bambino e Ken Gesu’ (crocifisso), San Rocco, solo per citarne alcuni. Presenti anche la Barbie Kali’ e il Ken Budda. Moltissime le polemiche e gli artisti, sorpresi, hanno dichiarato che usano l’umorismo per evidenziare la loro disconnessione da un universo storico, politico, religioso e immaginario che ancora intrappola la generazione degli anziani.
Inoltre hanno garantito di non voler suscitare la sensibilita’ religiosa dei fedeli cattolici, ne’ di quelli di altre religioni. Questo il motivo per cui, ad esempio, non e’ stata dedicata una bambola a Maometto. Ecco allora che l’agenzia dei vescovi si domanda: "La religione e’ davvero cosi’ di plastica che si puo’ ridurre la devozione a oggettistica?". "Invitiamo i genitori – continua il Sir – a lavorarci su fin d’ora, a spiegare ai figli perche’ una bambola non sempre e’ un omaggio, per decostruirne il ruolo fittizio e ricostruire la catechesi vera. Prima che si comincino a vendere anche la chiesa apribile completa di accessori o che qualche buontempone si inventi profeta della madonna Barbie". .