La roccia benedetta è stata presa dalla Porta Santa aperta da Giovanni Paolo II nel Giubileo del 2000
Una roccia che sarà la prima pietra della futura cattedrale di Nostra Signora d’Arabia del Bahrein, il tempio cattolico più grande del Golfo Persico, è stata benedetta da papa Francesco in un atto al quale hanno assistito monsignor Petar Rajic, nunzio apostolico per la Penisola Arabica, e alcuni fedeli cattolici del Bahrein e dei Paesi vicini. La pietra benedetta è stata presa dalla Porta Santa aperta da San Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo dell’anno 2000.
La cattedrale di Nostra Signora d’Arabia avrà una grande importanza per i cattolici nel nord della penisola (calcolati in circa 2,5 milioni), ha reso noto Aiuto alla Chiesa che Soffre.
“Sarà un centro fondamentale non solo per i cattolici di tutto il Bahrein, ma per quelli dei Paesi vicini della regione”, ha commentato l’organizzazione; “soprattutto della vicina Arabia Saudita, dov’è impossibile costruire templi cristiani”. L’organizzazione Northern Arabia Catholic Faith Services ha calcolato che circa 100 comunità cattoliche sotterranee nel Vicariato dell’Arabia del Nord beneficeranno del progetto.
Le dimensioni del tempio sono certamente insolite in un territorio a maggioranza musulmana. La cattedrale potrà ospitare 2.500 persone sedute e sarà costruita su un terreno donato dal re Hamad bin Isa Al Khalifa. Oltre al tempio verranno costruiti un grande centro pastorale e uno spazio per ricevere i pellegrini. Monsignor Camillo Ballin, Vicario dell’Arabia del Nord, ha lavorato per raccogliere fondi, soprattutto negli Stati Uniti. La costruzione potrebbe iniziare prima della fine del 2014 e richiedere dai tre ai cinque anni di lavori.
“Dio ci ha dato una grande opportunità di mettere in atto la nostra fede e di fare qualcosa di speciale per migliaia di lavoratori migranti, perché abbiano un luogo in cui servire e rendere culto”, ha affermato in un comunicato Northern Arabia Catholic Faith Services. Si calcola che i cattolici in Bahrein siano circa 100.000, 2.000 dei quali di origine locale. Solo in Arabia Saudita, circa 1,5 milioni di cattolici filippini e indiani non hanno templi autorizzati e si espongono a pene detentive o alla deportazione se manifestano apertamente la propria fede.
Con informazioni del Patriarcato Latino di Gerusalemme e di Northern Arabia Catholic Faith Services.
[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]