43enne muore in seguito alle torture e alle violenti percosse subite dai terroristi dello Stato Islamico
I jihadisti sunniti dell’Is (ex Isis) hanno torturato e ucciso un cristiano. L’ennesimo. Il fatto è stata riferito ieri, 1 settembre, dal Patriarcato caldeo all’agenzia missionaria AsiaNews.
Secondo quanto riferisce un testimone, il "martire", come viene definito dal Patriarcato, è un uomo di 43 anni, Salem Matti Kourki, deceduto a Bartalah, una cittadina a maggioranza siriaca della piana di Ninive occupata da settimane.
L’uomo è morto in seguito alle torture e alle violenti percosse subite dai terroristi per essersi rifiutato di convertirsi all’islam.
Uno dei familiari di Salem spiega che l’uomo è uscito, dopo diverse settimane in cui si nascondeva in casa, per recuperare qualche genere alimentare. Si è però imbattuto in un punto di controllo dell’Is in pieno centro cittadino, ed è stato subito arrestato.
I miliziani non hanno avuto pietà: hanno cercato di convertirlo a forza all’islam, ma l’uomo si è rifiutato. I fondamentalisti lo hanno picchiato e torturato, fino a provocarne la morte, per poi abbandonarlo in strada.