Non è proibizionismo ma giusta repressione. Ecco i pericoli scatenati dai portali “pro-ana”
In cella chi incita all’anoressia. Il Parlamento sta discutendo una proposta di legge bipartisan, promossa da Michela Marzano del Pd, per introdurre un nuovo reato: agli istigatori fino due anni di carcere e centomila euro di multa. Nel mirino blog e pagine web che consigliano come mangiare sempre meno. Inutile proibizionismo o efficace prevenzione?
LA CAMPAGNA DEL BAMBIN GESU’
Il professor Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, segue da vicino le dinamiche dell’anoressia e della bulimia negli adolescenti. Con il Bambin Gesù ha partecipato ad una serie di progetti promossi con il Ministero delle Politiche Giovanili, allora guidato da Giorgia Meloni, sulla prevenzione dell’anoressia. L’obiettivo è stato duplice: puntare l’indice sopratutto contro pericolosi portali web («In alcuni casi siamo arrivati anche all’oscuramente di quei siti», spiega ad Aleteia il professore Vicari), e adottare delle misure di contrasto al fenomeno come la promozione del portale tupuoi.net e del servizio telefonico dell’ospedale romano, attivo tutti i giorni, allo 06 68592265.
OK ALLA PROPOSTA DI LEGGE
«La proposta di legge va nella giusta direzione – sostiene l’esperto di neuropsichiatria infantile – è doveroso contrastare l’attività di chi promuove comportamenti che sono nocivi per la salute. In questo caso, parliamo di siti internet in cui vengono fornite indicazioni che inducono alla perdita di peso e al disturbo psichiatrico che è l’anoressia, mascherate dal semplice dimagrimento e da una perdita di calorie nella propria dieta quotidiana».
UN PERICOLO CHIAMATO PRO ANA
Per trovare questi portali basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca la chiave "pro ana". All’interno di questi blog si leggeranno cose di questo tipo: "Ecco qui le regole da seguire per cercare di non mangiare. 1. Bevi un bicchiere d’acqua ogni ora. Ti farà sentire piena. 2. Bevi acqua ghiacciata. Il tuo corpo brucerà calorie per riportare l’acqua a una temperatura adatta per la digestione. È anche ottimo per la tua carnagione".
COMMENTI PERICOLOSI
«Tutte notizie fuorvianti, che mettono a rischio la salute delle persone – taglia corto Vicari -. Nella fattispecie adolescenti di 12, 13 anni, trovano in questi portali un pensiero distorto, ossessivo, che li conduce a perdere peso. Leggono cose accattivanti, messaggi che fanno proselitismo contro i minori. Tra l’altro in questi blog viene incentivato lo scambio di commenti che evidenziano l’ossessione del dover perdere peso».
COME SUICIDIO E PEDOPORNOGRAFIA
Sono frequenti commenti agghiaccianti del tipo: "Vorrei perdere 4 chili in 4 giorni, potreste aiutarmi? E’ possibile? Come faccio a resistere a mangiare??"; oppure "Aiutatemi vi prego mi faccio schifo così sono orribile e vorrei essere 1terzo di ciò che sono..". Secondo l’esperto, questi siti sono paragonabili a quelli che istigano al suicidio o alimentano la pedopornografia, «pertanto è un dovere dello Stato intervenire».
MULTE GIUSTE
Un provvedimento restrittivo nei confronti dei titolari «sarà un primo passo, che non risolve il problema, ma è una efficace repressione. Non possiamo lasciare in vetrina incoraggiamenti a diventare anoressici. Se una ragazza è già malata va solo curata – conclude Vicari – e il ruolo del portale è secondario, ma invece c’è una schiera di adolescenti pronta a farsi condizionare da ciò che legge e questo va evitato in ogni modo per evitare di entrare nel tunnel dell’anoressia».