Di ritorno dalla sua missione come inviato personale del pontefice, il porporato ha raccontato il dramma che ha potuto osservare
Di rientro dalla sua missione in Iraq, il cardinale Fernando Filoni ha incontrato Papa Francesco. Il porporato è rimasto oltre una settimana nel paese, visitando tanto il Nord quanto Baghdad, portando la solidarietà del Pontefice agli sfollati e ai profughi, cacciati dai tagliagole dell’ISIS.
Il Papa "ha preso a cuore tutte le situazioni di cui gli ho parlato – ha detto il cardinale Filoni intervistato dalla Radio Vaticana -: le attese dei nostri cristiani, le preoccupazioni e quelle che sono un po’ le linee della Chiesa". Voleva "conoscere direttamente da me ciò che ho visto e ciò che ho sentito dopo aver visitato i nostri cristiani, gli yazidi", era "molto attento" e ha "preferito l’ascolto". "Il Papa ha voluto subito accogliermi appena ritornato e questo mostra la sua sensibilità", ha sottolineato Filoni.
Per il cardinale, l’urgenza immediata è quella di sistemare le famiglie sfollate: "Credo che ormai tutti abbiano potuto vedere la situazione in cui vivono – afferma – dovunque c’è un prato, una stanza, un luogo messo a loro disposizione, questo è stato occupato; tutto questo tenendo naturalmente presente che durante il periodo più caldo di tutto l’anno, con 47-48 gradi, i ripari, la necessità di avere acqua, la necessità di lavarsi, di stare un pò all’ombra…sono cose da tenere assolutamente in modo immediato per favorire questa gente, soprattutto bambini, anziani, ammalati…". Due le “tipologie” di vittime nell’area, quelli che pur avendo perso la propria casa e vivendo come può, non ha avuto lutti in famiglia e chi – come gli Yazidi in special modo – “si incontrano uomini, donne, bambini, anziani soprattutto insieme a bambini, ad alcune donne che hanno avuto delle vittime: dove uomini sono stati uccisi, e donne sono state rapite, violate, vendute,questo naturalmente è angosciante. I loro volti erano quelli di gente che guardano nel vuoto, dispersi in un futuro che non ha un modo di essere comprensibile".
Il cardinal Filoni sottolinea come in Medio Oriente una donna abbia sempre bisogno della presenza di un uomo (papà, fratello, sposo) che sia quasi "la garanzia della sua vita secondo la cultura. Ora, chi non ha più una persona, un uomo, che possa curarsi di lei, quale sarà il suo futuro? Non è come in Occidente – continua , dove una donna può anche costruirsi una vita con le proprie capacità e con la propria forza. Quindi questo diventa molto, molto penoso; lo sguardo di queste donne sedute, accasciate, prive di espressione, era molto impressionante".
Filoni nei giorni scorsi è stato ad Erbil per dare un sostegno morale e materiale ai cristiani perseguitati e alle altre minoranze. Il cardinale ha incontrato anche le autorità irachene a Baghdad. Nel suo messaggio al presidente iracheno, Fouad Moassum, il Papa ha rinnovato la sua preghiera e la sua benedizione per il paese martoriato.