La celebre cantante parla del suo prossimo album di musica sacraPer nulla diva e senza vezzi da star, Antonella Ruggiero, artista e cantante dalle doti vocali straordinarie, per anni voce dei Mattia Bazar, confida di aver seguito un suo percorso personale, “un sentire scollegato dai rituali, dai doveri, da quelle che sono in qualche maniera delle imposizioni” e di non aver mai smesso di cercare, spinta da una curiosità innata.
“Sono nata a in una famiglia cattolica – racconta in una intervista a 'Credere' (17 agosto). La mia fede è connessa con lo stupore che mi procura l'osservazione della natura e dei fenomeni naturali. Fin da bambina. Non sono credente perché qualcuno mi ha detto di esserlo o perché ho creduto a letture o parole. È totalmente istintiva e si rafforza costantemente di fronte alla bellezza e alla meraviglia della natura”.
Parlando invece di Luna crescente (Sacrarmonia), l'album di musica sacra del 2001, la Ruggiero ha ricordato di averlo portato anche a Fes, in Marocco, al più grande festival di musica sacra di tutto il mondo: “È stato un viaggio meraviglioso nelle tradizioni, specialmente la nostra, ovviamente, che mi ha dato la possibilità di cantare in luoghi pieni di suggestioni, in sintonia. Mi hanno chiesto di cantare l'Ave Maria nella grotta di Betlemme, per esempio, una delle tante cose che non mi sarei mai aspettata”.
A distanza di tanti anni, la cantante sta ora lavorando a un altro album di musica sacra, che sarà pronto in autunno, “e a questo punto parleranno e si sentiranno i suoni degli organi di grandi chiese che, solitamente, rimangono inaccessibili: organi antichi che sono uno spettacolo e che purtroppo, per vari motivi, non sono mai utilizzati”.
“A Genova, da bambina, ogni domenica con mio nonno andavamo in una chiesa in cui suonavano un organo – ricorda –: rimanevo ipnotizzata, talmente profonda la reazione che mi procurava. Riuscire adesso a realizzare un lavoro del genere mi sembra un sogno”.