Meter scopre un nuovo archivio con foto di oltre 150 modelle tra i 6 e i 12 anni
Scoperti su “drive google” e denunciati alla Polizia Postale di Catania dall’associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto n. 11 cataloghi pedopornografici che “un utente” li ha debitamente archiviati e catalogati dettagliatamente e che coinvolgerebbero bambine dai 6 ai 12 anni. I cataloghi contenuti nello spazio free di Google dove utenti possono archiviare e caricare foto, video e immagini, portandoli sempre con se vengono divulgate, ostentate, nelle BBS (bacheche) specializzate nella divulgazione del materiale pedofilo.
Il costante monitoraggio della rete – mai interrotto da più di 20 anni – e operato dall’OSMOCOP di Meter (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia e la pedornografia) che ha permesso che solo nel mese di luglio di denunciare alla Polizia Postale di Catania centinaia di video e migliaia di pedofoto coinvolgendo bambini in tenerissima età e anche torturati dimostra che è – quello della pedofilia – un fenomeno inarrestabile e in evoluzione. La richiesta aumenta e quindi lo sfruttamento sessuale dei bambini è sempre più schiavizzante.
I NUMERI. Un solo catalogo conta più di 150 “piccole modelle” che in set fotografici ben definiti posano indotti in nudo porno e atteggiamenti sessuali espliciti. Se moltiplichiamo per 11 cataloghi abbiamo orientativamente migliaia bambine coinvolte. Spesso nei cataloghi vengono inserite anche foto rubate nelle spiagge con bambini nudi, seminudi, ma anche con il costume. Fenomeno definito dagli esperti Meter “pedosoft” e che nelle gallery specializzate e utilizzate dai pedofili vengono massicciamente caricate a disposizione della perversione sessuale degli amanti dei bambini. Fenomeno riscontrabile dalle numerosissime segnalazione di Meter alla Polizia Postale.
Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter dichiara: “La pedopornografia, lo sfruttamento sessuale dei bambini non è solo combattuta dalle varie società tecnologiche – che potrebbero benissimo investire di più o sostenere Meter (da più di 20 anni e pioniera nella lotta mondiale alla pedofilia). La scoperta di oggi, ma anche negli scorsi anni, è la dimostrazione che è importante la costante attenzione del mondo del volontariato “professionale” contro un crimine dell’umanità.”