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Cattolici evasori? La direttrice del Fisco chiede scusa

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Aleteia - pubblicato il 31/07/14
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La chiarificazione della neo-direttrice dell’Agenzia delle Entrate dopo le accuse gratuite ai cattolici
L’ultimo attacco ai cattolici italiani arriva dal Fisco. Proprio così: la nuova direttrice dell’Agenzia delle Entrate dice che In Italia sanatorie, scudi e condoni, sono pane quotidiano, perché, «siamo un Paese a forte matrice cattolica, abituato a peccare e avere l’assoluzione». Lei è Rossella Orlandi, messa da Renzi alla guida dell’Agenzia, e la sua uscita è davvero sconcertante. Ora lady Fisco chieda subito scusa ai contribuenti offesi dalle sue parole e si occupi delle vere ragioni dell’evasione. A partire dalla pressione fiscale tra le più alte d’Europa (La Nuova Bussola Quotidiana, 31 luglio).

Le scuse della direttrice

Ieri, però, la neo direttrice ha scritto una lettera indirizzata al direttore di "
Avvenire" per «sgombrare il campo da qualsiasi dubbio», spiegando che la sua era solo una «battuta ironica senza alcun riferimento ai princìpi solidaristici della
cultura
cattolica che hanno sempre ispirato i miei comportamenti e la mia vita». Aggiungendo: «
Mi
scuso se le mie parole possano aver creato
fraintendimenti o aver urtato la sensibilità di qualcuno». Rispondendo, il direttore Marco Tarquinio dice di «accogliere molto volentieri la precisazione» del Direttore della Agenzia delle Entrate, e di «apprezzare la semplicità e la franchezza con cui si scusa per la
battuta con cui aveva accostato la cultura cristiana del "perdono" e la purtroppo vasta pratica dell’evasione fiscale nella speranza di un "condono"». E conclude che «le scuse, a differenza dell’
evasione, sono una pratica civilissima e, questa sì, molto cattolica». Insomma, il contenzioso è chiuso con la migliore delle sanatorie (
Avvenire, 30 luglio).
 
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