Israele ferma per le esequie dei tre ragazzi, ma l’azione militare non conosce treguadi Graziano Motta
Lo Stato di Israele in lutto dopo il ritrovamento dei corpi senza vita dei tre ragazzi ebrei rapiti il 12 giugno in Cisgiordania. Secondo Israele vi sarebbero i fondamentalisti di Hamas dietro la drammatica vicenda. Immediata la rappresaglia contro le basi del movimento e rafforzata la caccia ai presunti sequestratori. Nella notte, in Cisgiordania, soldati israeliani hanno ucciso un giovane palestinese nel corso di un raid in un campo profughi a Jenin.
Stamane Israele idealmente partecipa tutta ai funerali di Eyal Yifrach, Naftali Frankel e Gilad Shaer – due di 16, uno di 19 anni: i loro corpi sono stati rinvenuti ieri pomeriggio in una fossa poco profonda, scavata in un wadi, il letto di un torrente, tra i villaggi di Beit Khalil e Halhul presso la città di Hebron, la regione in cui erano stati rapiti il 12 giugno mentre percorrendo la strada per Betlemme tornavano a casa dalla loro scuola rabbinica e dove per 18 giorni si erano concentrate le indagini, con l’impiego di ben 2500 uomini: vasti rastrellamenti e centinaia di arresti, soprattutto di attivisti di Hamas. Rimasta senza esito la ricerca di due militanti fondamentalisti sospettati di essere gli autori del crimine, le loro abitazioni sono state distrutte la scorsa notte. E una grande rappresaglia aerea israeliana investiva la striscia di Gaza, colpendo basi di Hamas da dove, da domenica, vengono lanciati in continuazione missili sulle vicine regioni dello stato ebraico.
Nel frattempo una veglia con migliaia di partecipanti si svolgeva nella piazza principale di Tel Aviv – vi hanno partecipato le madri dei tre ragazzi e il presidente eletto dello stato Reuven Rivlin – mentre quello in carica Shimon Peres diceva :“La nazione intera sta scuotendo la testa con insopportabile dolore” e il premier Netanyahu in un consiglio dei ministri straordinario avvertiva: “Hamas la pagherà cara”. Un’accusa però respinta con la minaccia :”Ogni offensiva aprirà le porte dell’inferno”.
La notizia ha fatto il giro del mondo, suscitando apprensioni per una escalation delle tensioni. Fra le reazioni unanimi di dolore e sdegno quelle del presidente degli Stati Uniti, Obama: ”E’ stato un insensato atto di terrore contro giovani innocenti”, ha detto.