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​Un minuto per la pace

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Chiara Santomiero - Aleteia - pubblicato il 05/06/14
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Parte dall’Azione cattolica argentina l’invito a sostenere la preghiera per la pace di Papa Francesco insieme ai presidenti di Israele e PalestinaUn minuto, solo un minuto, da “strappare” alle giornate piene di impegni e distrazioni di ognuno di noi per dedicarlo alla pace. Lo chiede l’Azione cattolica argentina e del mondo per venerdì 6 giugno alle ore 13 al fine di accompagnare l’incontro di preghiera a cui Papa Francesco ha invitato, il prossimo 8 giugno, i presidenti di Israele, Shimon Peres, e dello Stato di Palestina, Abu Mazen.

“Offro la mia casa in Vaticano” ha detto Papa Francesco a Betlemme il 25 maggio scorso, durante la visita in Terrasanta, invitando i due leader “a elevare insieme con me un’intensa preghiera invocando da Dio il dono della pace”, invito accettato da entrambi i presidenti. L’auspicio del Papa, infatti, è che Israele “sia un luogo in cui non vi sia alcuno spazio per chi, strumentalizzando ed esasperando il valore della propria appartenenza religiosa, diventa intollerante e violento verso quella altrui” (Ilfattoquotidiano.it 25 maggio).

L’Azione cattolica argentina ha prontamente raccolto l’invito dell’ex arcivescovo di Buenos Aires Bergoglio a sostenere la preghiera per la pace e insieme all’Azione Cattolica Italiana, il FIAC, Forum Internazionale di Azione Cattolica, e l’UMOFC, Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche chiede a tutti di fermarsi un minuto in preghiera alla vigilia dell’evento, il 6 giugno alle ore 13.

E’ un venerdì “giorno di preghiera per l’Islam, vigilia del tempo di preghiera per l’Ebraismo. Occasione speciale di preghiera, di riflessione; e messaggio ai credenti nelle comuni radici di Abramo, per essere insieme e invocare dal Signore il dono della pace”.

“Molti diranno che un minuto non cambia niente – ha scritto il presidente dell’Azione cattolica argentina e coordinatore del Fiac, Emilio Inzaurraga – e hanno ragione, ma con un minuto possiamo iniziare una catena che va oltre i nostri confini e si unisce ai desideri e ai sogni di tutta quella umanità che sa, come ha detto Papa Francesco che ‘costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento’”. E oggi “tante persone, popoli interi, vivono conflitti permanenti che distruggono le loro vite, il lavoro, le famiglie”.

“Se ognuno di noi – ha aggiunto Inzaurraga – ferma il cammino per un momento e si dispone a pregare Dio per il dono della pace e per la forza e la perseveranza necessarie a costruire nuove relazioni di amicizia nelle nostre situazioni di vita, nei nostri popoli e nei legami con le persone con le quali dividiamo la vita, ciò costituirà sicuramente un bene per tutti e con un minuto potrà iniziare un tempo nuovo”. “La pace – ha ricordato il presidente dell’Ac argentina – è un dono da invocare, ma anche un impegno e un’opera da realizzare”.

L’Azione Cattolica Italiana ha invitato i suoi aderenti, e tutti coloro che vorranno unirsi all’iniziativa, a fermarsi, chinare il capo e pregare secondo la propria tradizione: sul lavoro, a scuola, all’università, nel quartiere, in famiglia, davanti la propria parrocchia. Ai sacerdoti si chiede di uscire dalle chiese e di pregare per la pace con la gente in strada, rispondendo così all’invito di Francesco.

L’iniziativa è anche su Facebook/unminutoporlapaz e su twitter #unminutoperlapaz

La Presidenza della Conferenza episcopale italiana, raccogliendo a sua volta l’invito di Papa Francesco, ha chiesto che in tutte le chiese domenica 8 giugno, celebrando la solennità della Pentecoste, si preghi per la pace in Medio Oriente e per il buon esito dell’incontro di preghiera convocato in Vaticano.

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