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Rientrati in Italia i sacerdoti rapiti in Camerun

ITALY, Ciampino Apt/Roma : Former hostages, Italian priests Giampaolo Marta (C) and Gianantonio Allegri (L) talk with Italy's foreign minister Federica Mogherini (R) as they arrive at Ciampino airport, south of Rome, on June 3, 2014. The Italian priests and a Canadian nun, who had been seized by gunmen in the northern district of Maroua in Cameroon in April 2014, were freed on June 1, 2014. AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI

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Aleteia - pubblicato il 04/06/14
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Don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri tornano dopo essere stati rapiti insieme alla suora canadese Gilberte Bussière il 4 aprile scorso
Sono stati accolti da lunghi applausi. Dalle scalette dell’aereo per primo è sceso don Gianantonio Allegri, seguito da don Giampaolo Marta: per loro l’abbraccio caloroso e commosso con il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol e poi con alcuni familiari. I religiosi vicentini, rapiti lo scorso 4 aprile, hanno poi stretto la mano al ministro Mogherini, mentre il ministro Alfano ha preso e portato la borsa di uno dei due. "Stiamo bene, stiamo bene. Grazie al governo italiano" è stato l’unico commento dei due religiosi. 

Il loro sequestro non era mai stato rivendicato anche se i sospetti erano subito caduti sui fondamentalisti islamici di Boko Haram. Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri saranno sentiti domani mattina dal pm di Roma Sergio Colaiocco, con cui dovranno ricostruire le modalità del loro rapimento e fornire indicazioni per risalire ai sequestratori. Il magistrato sta procedendo per sequestro di persona con finalità di terrorismo.
 

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