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Il comico norvegese che ha fatto chiudere il Nordic Gender Institute

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Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 03/06/14
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Il documentario sul “paradosso norvegese” racconta la debolezza della teoria gender davanti alle evidenze della natura umana
La bellezza salverà il mondo ma anche l’ironia ha il suo posto in questo arduo compito. Un esempio?
Il comico norvegese Harald Eia ha girato un documentario (mandato in onda nel 2010) che ebbe l’effetto di sospendere i finanziamenti statali al centro Nordic Gender Institute.

Il centro, come scrive Tempi il 30 maggio, sosteneva la “teoria gender” secondo cui donne e uomini sono diversi solo dal punto di vista fisico, mentre le differenze di attitudini, comportamenti e inclinazioni sarebbero il frutto di un’imposizione sociale e culturale da eliminare.

Il comico ha intervistato gli scienziati del centro per capire il “paradosso norvegese” e cioè come mai, dopo dieci anni di politiche e lotte per la parità di genere, in Norvegia fosse emerso, come illustrato dai dati governativi, che le differenze fra uomini e donne fossero più marcate rispetto al passato. 

Eia al termine del suo itinerario ha presentato i frutti della sua ricerca agli esperti del Nordic Gender Institute, che però non hanno saputo controbattere se non con risposte deboli e prive di dati. Il lavoro del comico ha così spinto il Consiglio dei ministri dei paesi nordici a sospendere i finanziamenti al centro, che poi ha dovuto chiudere.

Ora il documentario è stato tradotto in italiano… Buona visione!

 

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