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Famiglia: “un marchio originale che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”!

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Carlo Valerio Bellieni - pubblicato il 05/05/14
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I Simpson, famiglia a volte greve, ma modelloContinua ad essere trasmesso da oltre 25 anni (e con pieno successo, dobbiamo dire) la serie televisiva “I Simpson”, un cartone animato che tanti amano e altrettanti non sopportano. Ovviamente il cartone ha tante sfumature, ed è fondamentalmente un passatempo  per farsi due risate… ma consiglio di guardarlo almeno una volta come un esercizio culturale.

Già, perché di quello che ci propina la TV dobbiamo imparare ad andare oltre l’apparenza: ci sono trasmissioni apparentemente innocenti che invece insegnano a parlare di futilità, a credere che la vita cambi solo se arriva il “colpo di fortuna”, se si scegli la risposta giusta; ma su questi il giudizio dei benpensanti non trova nulla da ridire anche se, guardiamoli a fondo!… è questo che vogliamo insegnare ai nostri figli?

Invece i Simpson… sono accusati di villaneggiare e essere pesanti: vero; ma cosa c’è “sotto il vestito”? Andiamo allora oltre l’apparenza: l’apparenza con i Simpson infatti è una famiglia di personaggi forse antipatici, superficiali e ridicoli, che dicono parolacce e fanno anche tante cose che definiamo facilmente “brutte”. Ma scaviamo un po’, proviamo a scendere sotto la crosta… e cosa vediamo? Vediamo una famiglia!

Già: in un mondo in cui la famiglia trova mille versioni non ufficiali, qui vediamo una versione ufficiale: mamma, babbo, figli… e nonno. E qui è scontato che questo sia il modello. Una famiglia dove si litiga, ma dove tutte le volte si fa pace (proprio come ha ripetuto tante volte il Papa: un caso?) Una serie in cui alla fine di ogni puntata trionfa l’amore familiare, la solidarietà, il rifugio di un nido che ha la solidità di millennni e che “vanta innumerevoli tentativi di imitazione”.
Nel corso della serie poi notiamo un’altra sorpresa: si parla di temi seri in modo non ortodosso, ma tanto spesso le conclusioni cui i piccoli personaggi gialli conducono gli spettatori sono moralmente interessanti: come quando Bart si dispera per “aver venduto l’anima”, quando Homer si trattiene dal tradire la moglie, quando i fratellini vanno in soccorso l’uno dell’altro.

Insomma, si deve guardare la TV con animo critico, perché non è tutto oro quello che “non fa vedere sangue o oscenità”, ma non è nemmeno tutto orrendo quello che ogni tanto condisce le battute con qualche frase greve o con qualche eccesso: talvolta è proprio vero che, come scriveva Fabrizio de André, “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”…

Qui l'originale

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