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Sono separato e convivo: Dio veramente punisce due persone che si amano?

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padre Angelo Bellon, o.p. - Amici Domenicani - pubblicato il 28/04/14
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Non basta volersi bene. È necessario che ci si voglia bene tra persone che possono volersi bene

Quesito

Caro Padre Angelo,
sono un uomo di 49 anni; 4 anni fa mia moglie ha chiesto la separazione perché si è innamorata di un altro uomo e mi ha lasciato. Ho sofferto tanto ma dopo circa un anno ho incontrato una donna meravigliosa ed è nato un grande amore ma lei è una ragazza single senza matrimonio alle spalle, perciò in questi 3 anni di convivenza ha avuto tante pause di riflessione dovute proprio alla chiesa. Alcuni preti la terrorizzano dicendole che stando con me brucerà all’inferno e sarà nel peccato x sempre. Ma io mi chiedo: ma Dio veramente punisce due persone che si amano? Andiamo d’accordo su tutto, massimo rispetto, siamo una coppia esemplare. Padre, io non posso credere che Dio che parla di amore e dà amore possa farci del male mandandoci all’inferno. Dio non emargina le persone, non è razzista. Allora perché certi preti fanno terrorismo mettendo paura?

Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. capisco il dolore che hai provato nel dover subire il venire meno dei patti fatti davanti a Dio da parte di tua moglie.
Il tradimento è quanto di peggio si possa fare ad una persona. Inoltre è lacerante anche l’umiliazione dell’essere piantati perché il proprio sposo o la propria sposa è corsa dietro ad un altro.

2. Ma il passo che hai fatto andando a convivere con un’altra donna  è stato un passo falso. Prima di andare a convivere dovevi appurare presso un giudice del tribunale ecclesiastico se ci fossero gli estremi per istruire un processo canonico per dichiarare nullo il tuo vincolo precedente.

3. Di fatto, invece, davanti a Dio tu sei sposato, sei legato ad un’altra donna, alla quale hai pure promesso fedeltà nella buona e nella cattiva sorte. La cattiva sorte è venuta. Questo non è sufficiente per dimenticare quanto si è fatto davanti a Dio. Nel giorno del matrimonio hai sentito pure tu ripetere la parola del Signore: “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito!”. Pertanto la ragazza che convive con te di fatto sta con un uomo che davanti a Dio appartiene ad un’altra donna.

4. Il consiglio che ti do è quello di verificare con un giudice ecclesiastico la consistenza del tuo matrimonio e se vi siano motivi sufficienti per dichiarane la nullità. In tal caso puoi procedere a nozze sacramentali.

5. Nel tuo argomentare invece non sei corretto. Non è sufficiente volersi bene per dire che tutto è a posto.
Anche gli adulteri si vogliono bene, ma la relazione adulterina rimane un tradimento del coniuge. Anche quelli che hanno relazioni omosessuali dicono di volersi bene. Ma queste relazioni secondo San Paolo sono “contro natura” (Rm 1,26).
Anche innamorarsi di un sacerdote e avere relazioni sessuali con lui è volersi bene, ma si tratta di un sacrilegio, perché il sacerdote è già impegnato. È un consacrato.

6. Come vedi, non basta volersi bene. È necessario che ci si voglia bene tra persone che possono volersi bene.

7. Senza dire che anche le relazioni sessuali sono volute da Dio con un disegno preciso e che questo disegno nelle relazioni menzionate viene frustrato, perché si tratta di rapporti contraccettivi o contro natura. Il che sta a significare che non si tratta di autentico amore perché non ci si dona in totalità o perché il rapporto è contro natura. E pertanto non si tratta di un rapporto santificante.

8. Come puoi vedere, il rapporto con la ragazza con la quale convivi è sbagliato sotto diversi profili. Come potrebbe il sacerdote dare l’assoluzione a chi non ha la volontà di conformare la propria vita secondo il disegno di Dio?

9. Devo dire che anche altre espressioni che hai usato non sono corrette. Dio non manda all’inferno nessuno. Anzi ha fatto e fa di tutto perché nessuno ci vada. Ma gli uomini a volte non sanno che farsene di Lui e della sua legge che è piena di  amore e lo confinano in teoria o di fatto dalla propria vita. Così l’inferno, come dice in maniera esatta il Catechismo della Chiesa Cattolica, è “un’autoesclusione dalla comunione con Dio” (CCC 1034).

10. Parli di preti che fanno terrorismo psicologico. A dire il vero io non ne conosco neanche uno. Temo che anche questo sia uno dei tanti luoghi comuni. Anche perché i preti (scusa l’espressione…) non sono scemi e certe espressioni, che sono da film, non le usano.

Ti ricordo al Signore perché tu possa regolarizzare tutta la tua situazione e poter vivere secondo Dio, in comunione con Lui e con colei che potrebbe diventare tua moglie.
Ti benedico.
Padre Angelo

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