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Maria Maddalena era veramente una prostituta?

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Aleteia - pubblicato il 25/04/14
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Storia, tradizioni e leggende su questa donna che incontrò Gesù risortodi Juan Chapa

I dati che offrono i Vangeli su Maria Maddalena sono scarsi. Lc 8,2 informa che tra le donne che seguivano Gesù e lo assistevano con i propri beni c’era Maria Maddalena, ovvero una donna di nome Maria che era originaria di Migdal Nunayah, un centro commerciale ittico vicino al lago di Galilea, a 5,5 km a nord di Tiberiade, tanto è vero che il suo nome greco era Tarichea (“pesce salato”). Messa in luce a partire dal 1971, l’antica Magdala nel 1986 ha rivelato nei suo pressi, tra l’altro, una barca lunga otto metri del I secolo d.C.

Da lei Gesù aveva scacciato sette demoni (Lc 8,2; Mc 16,9), che è lo stesso che dire “tutti i demoni”. L’espressione può essere intesa come una possessione diabolica, ma anche come una malattia del corpo o dello spirito.

I Vangeli sinottici la menzionano come la prima di un gruppo di donne che contemplarono da lontano la crocifissione di Gesù (Mc 15,40-41) e che rimasero sedute davanti al sepolcro (Mt 27,61) mentre Gesù veniva seppellito (Mc 15,47).

Segnalano inoltre che all’alba del giorno dopo il sabato Maria Maddalena e altre donne tornarono al sepolcro per ungere il corpo con gli aromi che avevano comprato (Mc 16,1-7); allora un angelo comunicò loro che Gesù era risorto e le incaricò di andare a comunicarlo ai discepoli (cfr. Mc 16,1-7). 
San Giovanni riporta gli stessi dati con piccole variazioni.

Maria Maddalena era accanto alla Vergine Maria ai piedi della croce (Gv 19,25). Dopo il sabato, quando era ancora notte si avvicinò al sepolcro, vide la pietra rotolata e avvisò Pietro, pensando che qualcuno avesse rubato il corpo di Gesù (Gv 20,1-2).

Tornata al sepolcro piangeva e incontrò Gesù risorto, che la incaricò di annunciare ai discepoli il suo ritorno al Padre (Gv 20,11-18). Questa è la sua gloria. Per questo la tradizione della Chiesa l’ha chiamata in Oriente isapóstolos (uguale a un apostolo) e in Occidente apostola apostolorum (apostola degli apostoli).

In Oriente c’è una tradizione che afferma che venne sepolta ad Efeso e che le sue reliquie vennero portate a Costantinopoli nel IX secolo.

Maria Maddalena è stata spesso identificata con altre donne che appaiono nei Vangeli. A partire dal VI e dal VII secolo, nella Chiesa latina si è teso a identificarla con la donna peccatrice che in Galilea, in casa di Simone il fariseo, bagnò i piedi di Gesù con le proprie lacrime (Lc 7,36-50).

Alcuni Padri e scrittori ecclesiastici, armonizzando i Vangeli, avevano già identificato questa donna peccatrice con Maria, la sorella di Lazzaro, che a Betania cosparse con un profumo la testa di Gesù (Gv 12,1-11); Matteo e Marco, nel brano parallelo, non le danno il nome di Maria, dicendo che fu una donna e che l’unzione era avvenuta in casa di Simone il lebbroso (Mt 26,6-13).

Come conseguenza, dovuto in buona parte a San Gregorio Magno, in Occidente si è diffusa l’idea che le tre donne fossero la stessa persona. I dati evangelici, però, non suggeriscono che si debba identificare Maria Maddalena con Maria, quella che unge Gesù a Betania, perché sembra che questa sia la sorella di Lazzaro (Gv 12,2-3).

Non permettono neanche di dedurre che sia la stessa peccatrice che secondo Lc 7,36-49 unse Gesù, anche se l’identificazione è comprensibile per il fatto che San Luca, subito dopo il racconto in cui Gesù perdona questa donna, segnala che lo assistevano alcune donne, tra le quali Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni (Lc 8,2).

Gesù, inoltre, loda l’amore della donna peccatrice – “Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato” (Lc 7,47) -, e si scopre un grande amore anche nell’incontro di Maria con Gesù dopo la resurrezione (Gv 20,14-18).

In ogni caso, anche se si trattasse della stessa donna, il suo passato di peccatrice non sarebbe un disonore. Pietro è stato infedele a Gesù e Paolo era un persecutore dei cristiani. La loro grandezza non risiede nella loro impeccabilità, ma nel loro amore.

Per il suo ruolo rilevante nel Vangelo, è stata una figura che ha ricevuto un’attenzione speciale da parte di alcuni gruppi marginali della Chiesa primitiva. Sono fondamentalmente sette gnostiche, i cui scritti raccolgono rivelazioni segrete di Gesù dopo la resurrezione e ricorrono alla figura di Maria per trasmettere le proprie idee. Sono racconti, comunque, privi di fondamento storico.

Padri della Chiesa, scrittori, ecclesiastici e altri sottolineano il ruolo di Maria come discepola del Signore e proclamatrice del Vangelo.

A partire del X secolo, sono sorte narrazioni fittizie che esaltavano la sua persona e che si sono diffuse soprattutto in Francia, dove nacque la leggenda, priva di ogni fondamento storico, per cui Maddalena, Lazzaro e alcuni altri, quando iniziò la persecuzione contro i cristiani, andarono da Gerusalemme a Marsiglia ed evangelizzarono la Provenza. In base a questa leggenda, Maria morì a Aix-en- Provence o a Saint Maximin e le sue reliquie vennero portate a Vézelay.

Bibliografia: V. Saxer, Maria Maddalena, in Biblioteca Sanctorum VIII, Roma 1966, 1078-1104; M. Frenschkowski, Maria Maddalena, in Biographisch-Bibliographischen Kirchenlexikons.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

 

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