L’ultima cena fu veramente un banchetto pasquale?Il termine Pasqua deriva dall’ebraico pesah, un termine variamente interpretato come “passare”, “colpire”, e riferito a una festa ebraica di origine nomadica. Ma se il rituale dell’agnello arrostito intatto nella sua ossatura, il sangue asperso sulle tende, il bastone da viaggio e i pani azzimi rimandano appunto a una cerimonia pastorale di transumanza, per Israele questa diventerà la festa storica della liberazione dall’oppressione e dal male.
I vangeli sinottici (Marco, Matteo e Luca) presentano l’ultima cena di Gesù come un banchetto pasquale e di conseguenza suppongono che il giovedì dell’ultima cena sia, secondo il calendario ebraico, la sera del 14 del mese di Nisan. Il 14 di Nisan era il giorno dei preparativi pasquali con l’immolazione dell’agnello (“il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la pasqua”, Marco 14, 12)
Giovanni, invece, che non descrive l’ultima cena come un banchetto pasquale, dichiara che il venerdì della morte di Gesù era la “parasceve”, cioè la “preparazione” che apriva la festa di Pasqua al 14 di Nisan.
La domanda che ci si pone ora è: in che anno e giorno è morto Gesù?
Risponde Mario Iannaccone, esperto di Cristianesimo e collaboratore di “Medioevo”, “Il Timone”, “Studi Cattolici” e “Avvenire”.