I testi delle XIV stazioni sul tema “Volto di Cristo, volto dell’uomo” sono state affidati da Papa Francesco a mons. Giancarlo Bregantini
Fa parte ormai dei riti tradizionali della Settimana santa la Via Crucis celebrata il Venerdì Santo al Colosseo con la partecipazione del pontefice e trasmessa in mondovisione. I testi delle meditazioni sulle stazioni della Via Crucis del prossimo 18 aprile sono stati affidati – per incarico di Papa Francesco – a mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della Commissione per i problemi sociali e lavoro, giustizia e pace della Conferenza episcopale italiana. Una Via Crucis lungo la quale il volto di Gesù sofferente si confonderà con quello dell'uomo di oggi sofferente, come ha spiegato ad Aleteia mons. Bregantini.
Il tema delle XIV stazioni è "Volto di Cristo, volto dell'uomo": come verrà declinato?
Bregantini: Le stazioni raccolgono i drammi del mondo presente a partire dalla crisi economica, il precariato dei giovani, il carcere, la tossicodipendenza, il femminicidio, la malattia, specie il dramma dei malati terminali o il dramma delle madri che perdono i figli a causa dei veleni della Terra dei fuochi. Le citazioni bibliche permettono di leggere queste situazioni alla luce della Parola di Dio, poi seguono la riflessione e la preghiera.
In che modo ha preparato i testi?
Bregantini: Dopo aver concordato il tema con mons. Guido Marini, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, ho preparato i testi un pò ogni giorno, guardando alle situazioni che accadevano e accompagnando la riflessione con la preghiera. E' stata una Via Crucis interiore anche per me, ripercorrere le sofferenze e i problemi con i quali vengo a contatto nel mio ministero di vescovo. Ho avuto come compagno di viaggio e fonte di ispirazione san Gaspare Bertoni, fondatore dell'ordine degli Stimmatini – Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore – cui appartengo e che ha riflettuto molto sul mistero della Croce. Inoltre mi è stato di grande aiuto un mistico nato a Campobasso negli anni venti dello scorso secolo, Fra' Immacolato Brienza. Egli ha vissuto per 50 anni confinato a letto dalla malattia, ma le sue parole e le sue lettere sono un capolavoro di speranza.
Altri aiuti più "terreni"?
Bregantini: Per la preghiera mi sono affidato alle suore di clausura di Faifoli, a Montagano, nella cui abbazia fu novizio e poi abate anche Celestino V. C'è un bel pezzo di Molise in questa Via Crucis: averla preparata è un grande dono non solo per me, ma per tutta la chiesa diocesana e regionale.