L’associazione guidata da don Fortunato di Noto spiega quanto fatto dal 2003 al 2013 pur nella mancanza di risorseOltre centomila. E’ questo il numero di siti segnalati alle autorità competenti dalla sezione monitoraggio di Meter. Dal 2003 al 2013 sono stati infatti 107.781, e l’elenco si allunga ogni giorno.Malgrado le condizioni economiche non permettano all’Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto (www.associazionemeter.org) che ha dovuto rallentare la sua missione a tutela dell’infanzia, anche quest’anno l’Associazione può offrire il suo Report, frutto del lavoro dei suoi volontari che monitorano costantemente la Rete in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, divisione della Polizia con cui Meter collabora dal 2008 in base ad un apposito protocollo e il servizio di aiuto e accoglienza delle vittime.
La collaborazione di Meter si svolge nell’ambito dell’Os.Mo.Co.P. Altamente specializzato per la ricerca e l’elaborazione del flusso dati all’interno della rete internet, opera, grazie alla professionalità di operatori esperti, per combattere ogni situazione dannosa nei confronti dei minori. Nel suo primo anno di attività, Os.Mo.Co.P., istituito ufficialmente nel febbraio del 2012, ha dimostrato la sua funzionalità intervenendo nella rilevazione e nell’individuazione di siti pedofili e a contenuto pedopornografico in costante sinergia con le autorità competenti.
L’analisi dettagliata di ogni segnalazione ha permesso di verificarne l’attendibilità e di inoltrare la denuncia alle forze dell’ordine preposte. Os.Mo.Co.P. ha, dunque, provato non solo all’interno del territorio italiano, ma anche internazionale, l’efficienza del suo ruolo nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Ricordiamo, infatti, che la sua funzione principale è quella di monitorare la presenza di siti sospetti nella rete virtuale, raccogliendo le segnalazioni di tutti gli utenti che navigando on-line si imbattono su pagine a contenuto lesivo della dignità del minore dal punto di vista fisico, psicologico o sessuale.
Continua, inoltre il suo compito riguardante la sensibilizzazione ad un uso corretto di internet da parte di bambini e adolescenti attraverso l’incessante impegno di specialisti appositamente formati per garantire serie attività di prevenzione e intervento all’interno di scuole e centri educativi. I Report Meter sul lavoro di monitoraggio internet hanno una credibilità e un’attendibilità del 100% poiché i dati delle nostre segnalazioni sono riscontrabili presso gli uffici del Ministero dell’Interno in virtù della Convenzione siglata nel 2008 tra Meter Onlus e Polizia Postale.
I DATI DEL 2013– Nel 2013 Meter ha monitorato 6.389 siti, 1.048 tra comunità online e social network; sono state erogate 735 consulenze telefoniche, il Centro Ascolto e Accoglienza si è occupato di 36 casi. Scendono i riferimenti italiani (siti e comunità): se nel 2012 erano 36, ora sono 32. Le segnalazioni sono passate da 101.392 (periodo 2003-2012) a 107.781. Lieve contrazione delle segnalazioni sui social networks, passate da 1.274 nel 2012 a 1.048.
LA MAGGIORANZA DEI DOMINI E’ IN RUSSIA– I pedofili continuano ad utilizzare domini generici online per mantenere l’anonimato che rappresentano l’82,15% delle segnalazioni; il 9,78% di esse è costituito da domini specifici. La presenza di comunità pedofile su social network è pari al 7,99%. I social network si rivelano sempre più un’ottima piattaforma per la propaganda pedofila. I domini più utilizzati sono .com (1.721, 55,23% sul totale), .lix.in (1.094, 33,21% sul totale), .net (325), .org (70), .info (34), .onion (26), .biz (19), .tv (4). Il dominio .lix.it è stato individuato all’interno di una specifica area geografica che tuttavia non ne permette l’identificazione immediata. Per ragioni di ricerca, Meter non ne diffonde il nome.
È importante ricordare che i domini rappresentano le piattaforme che favoriscono una navigazione più sicura, poiché non localizzabile geograficamente. Ciò ostacola l’individuazione diretta di Paesi responsabili dell’eventuale esecuzione di crimini in rete. Nonostante questo, è stato possibile localizzare alcuni di questi siti principalmente in Russia.
CALANO LE SEGNALAZIONI, SALE IL DEEP WEB– Il confronto col 2012 mostra una diminuzione nel numero di siti segnalati: i 15.946 dell’anno precedente vengono sostituiti dai 6.389 dell’anno di riferimento evidenziando un calo del 22% circa. Il Deep Web è la nuova frontiera da contrastare. 56.357 sono i siti pedofili monitorati nel 2012. La diminuzione del numero di siti segnalati nel “web visibile” sembra compatibile con l’ipotesi che un controllo sempre più severo da parte degli organismi preposti cominci a rappresentare una difficoltà seria per coloro i quali intendono fornirsi della rete per lo scambio e la diffusione di materiale pedopornografico. Se da una parte questo risultato gratifica chi si impegna quotidianamente e in maniera costante nel contrasto della criminalita? in rete, dall’altro rappresenta solo una magra consolazione considerato il fatto che il numero delle pagine segnalate rimane comunque molto alto (15.946 in un solo anno!)
Il Deep Web e? la parte nascosta di internet che è diventata il posto ideale delle associazioni a delinquere di tutto il mondo. Il fenomeno si è spostato in modo esponenziale in questa free zone incontrollabile.
I PEDOFILI ABITANO I SOCIALNETWORK. I social network, al contrario, sembrano aver avuto nel 2012 un coinvolgimento maggiore nella diffusione di una cultura pedofila. L’aumento degli indirizzi virtuali riferiti a comunità e social networks, infatti, è aumentato nonostante la quantità di siti sospetti individuati sia calata nel suo complesso. Ciò dimostra, in proporzione, un protagonismo crescente da parte dei social network.
Per spiegare questa particolare dinamica non possiamo fare a meno di considerare la grande diffusione di questi mezzi di relazione e la facilità di accesso ad essi. La possibilità di connettersi senza grosse difficoltà all’interno di gruppi virtuali rappresenta un terreno fertile per lo scambio veloce non solo di materiale vero e proprio come foto o video, ma anche pensieri e considerazioni che vanno ad alimentare l’ espansione della cultura pedofila tra le coscienze criminali. Non stupisce, dunque, il fatto che i social network rappresentino una via privilegiata in questo senso.
Il 2013 ha però visto la riduzione o addirittura la scomparsa di alcune comunità dall’insieme dei siti coinvolti nella diffusione di illeciti nei confronti dei minori. Facebook passa da 465 riferimenti individuati nel 2012 a ben 570 nel 2013 confermandosi il social network più utilizzato nella diffusione di materiale a contenuto pedopornografico. Ampiamente presente anche Vkontakte secondo più grande servizio di social network in Europa dopo Facebook. Debutta anche Alfemminile, con una segnalazione.
BAMBINI SEMPRE PIU’ SOLI, NON SI GIOCA PIU’ DAL VIVO– I dati del Centro Nazionale Meter mostrano comei bambini già all’età di 8 anni sono entrati in una mentalità dig
itale. Collegano le loro azioni, gioco, attività varie ad un bisogno di “condividerle”, in maniera virtuale con i loro “amici”. Inquieta la superficialità con cui liberamente e senza alcun monitoraggio utilizzano la rete Internet, un segnale che impone non solo la riflessione, ma la richiesta di nuove e più incisive politiche alla famiglia e ai minori.
È spaventoso come il fatto non ci sconvolga più. I bambini così piccoli che hanno una mente digitalizzata, vengono considerati più intelligenti di altri, che per scelta educativa non hanno la libertà genitoriale di utilizzare i social network senza il loro controllo. Questo, diventa spesso motivo di esclusione.
Non è tutto: i siti sui quali si può giocare con compagni “virtuali”, pongono delle sfide:
- Aumento dei minori adescati da pedofili;
- Diminuzione de tempo dedicato ai giochi reali;
Questo deve spingere la famiglia e gli adulti a interrogarsi: bisogna creare più spazi per il gioco reale e trovare più tempo per stare con i bambini in situazioni reali e non online. Manca inoltre – davanti a ragazzini anche al di sotto dei 13 anni (età legale per l’utilizzo di Facebook) un’educazione alla vita nel mondo digitale, insieme allo sviluppo umano e l’equilibrio dei legami tra le persone.
2013, ANNO DELL’AFRICA- Nel 2013 si riscontra per la prima volta un ruolo predominate dell’Africa nell’alimentazione della rete pedopornografica virtuale, che domina con il 45,75%, seguita in ordine dall’Europa (42,28%), Asia (14,89%), Oceania (3,76%) e America (3,32%). Rimane, inoltre, confermato rispetto alla condizione dell’anno precedente, l’ordine di responsabilita? dei cinque Continenti in merito alla diffusione della cultura pedofila attraverso la rete internet con il 32,01%
L’osservazione dei domini della rete per la diffusione di materiale a contenuto pedopornografico mostra il ruolo principale della Libia .lv (Africa), con 935 siti segnalati rispetto ai 78 del 2012 e della Russia (Europa) che con le estensioni .ru copre 663 siti segnalati, rispetto ai 571 del 2012. L’Asia è rappresentata in primo luogo dall’India con il dominio .in (68 siti) seguita dal Giappone (n. 22), l’Oceania dalle Isole Tonga (50) e l’America dagli Stati Uniti (44). Ancora una volta, l’Italia ricopre un ruolo non indifferente all’interno del panorama della criminalità pedofila in rete con 32 siti e riferimenti su 1.560 individuati. Il ruolo marginale del nostro Paese può essere ricondotto all’efficienza della costante lotta alla pedopornografia online alla quale Meter contribuisce in maniera costante collaborando quotidianamente con la Polizia Postale e con il Ministero dell’Interno.
ALLARME SEXTING – Il fenomeno del sexting – ossia l’invio di testi o immagini sessualmente esplicite – è sempre in aumento. Nel 2013 Meter ha condotto un indagine pilota riguardo la diffusione del fenomeno del sexting, esplorando la diffusione e la conoscenza dello stesso fra un gruppo di adolescenti campione.
L’autoproduzione e l’autopromozione del materiale in rete da parte di minori spiega l’ampia diffusione del fenomeno a causa della sua incontrollabilità. Sono i minori a produrre deliberatamente materiale a sfondo sessuale e a metterlo in rete.
Per questa ragione, Meter agisce nel territorio con attività di prevenzione e sensibilizzazione rivolte direttamente ai minori, affinchè essi stessi comprendano l’importanza di una sana cultura del corpo e della sessualità. Solo agendo dall’origine è possibile arginare un tale fenomeno.
CENTRO DI ASCOLTO: SICILIA E LAZIO CHIEDONO AIUTO- Il servizio consulenze attivo all’interno del Centro Ascolto e Accoglienza permette di raccogliere le richieste di aiuto provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. L’assiduo impegno degli operatori garantisce un servizio che sia attivo e costante nel tempo. Ogni giorno giungono al Servizio Consulenze richieste di aiuto riguardanti la tutela e il benessere del minore e della famiglia.
Sicilia e Lazio si confermano ai primi posti per numero di richieste, seguite da Lombardia e Piemonte. L’89% delle chiamate segnala sospetti di abuso e chiede servizi Meter; il 6% per la consulenza giuridica; 4% consulenza psicologica; 1% sostegno spirituale. Esiste poi l’1,63% di telefonate anonime e 0,27% di chiamate dall’estero. Ciò è dovuto ai rapporti internazionali che Meter offre attraverso azioni di informazione, sensibilizzazione, incontri e iniziative.
Dal 2002 al 2013 Meter ha ricevuto 23.722 telefonate al numero verde nazionale 800 455270. In particolare, l’anno scorso Meter ha erogato 735 consulenze telefoniche, di cui 468 al numero istituzionale 0931 564872 e 267 a quello verde. La Sicilia fa la parte del leone con 533 chiamate, seguita da Lazio (54), Lombardia (35), Puglia (24), Piemonte (19), Veneto (16).
I CASI SEGUITI- Dal 2002 al 2013 Meter ha seguito 987 casi; come si è detto, l’anno scorso i casi sono stati 36. Il 58,4% di essi ha riguardato consulenza psicologica, mentre il 25% ha richiesto una consulenza di primo aiuto.. Le problematiche restano scottanti: abuso sessuale (25%), sospetto di abuso sessuale (30,6%), difficoltà familiari (16,6%), molestie attraverso internet (11,2%), segnalazione siti a contenuto pedopornografico e disturbi di ansia (entrambe al 5,5%), abuso psicologico e prostituzione (entrambi al 2,8%).
CONVEGNI E INCONTRI– Nel 2013 sono stati realizzati 153 convegni e incontri di formazione e sensibilizzazione su richiesta di Enti pubblici e privati appartenenti a tutto il territorio nazionale. Di questi 56 sono stati realizzati dalle Sedi/Gruppi/Referenti Territoriali Meter. I professionisti di Meter hanno incontrato più di 14.300 persone. I temi trattati negli incontri riguardano il mondo dell’infanzia, nello specifico la Pedofilia e gli abusi, internet e i suoi pericoli. Inoltre partecipazioni a eventi in piazze ci hanno permesso di incontrare migliaia di persone. Nel 2013 il 41% di questi incontri si è svolto in associazioni, seguite da diocesi (19%), scuole (16%), enti pubblici (14%), club service (6%), aziende, cooperative e tv (3%), università (1%). Abbiamo incontrato 20 istituti scolastici, 3.410 studenti, 81.218 dal 2003.
METER E LA CHIESA – Dal 2002 al 2013 abbiamo incontrato 71 diocesi: il 2013 ci ha visti nelle diocesi di Roma, Catania, Milano, Nicosia, Siracusa, Ragusa, Lecce, Noto, Bergamo, Messina, Benevento, Padova, Piazza Armerina, Bari. Il 62% degli incontri ha riguardato convegni, conferenze e dibattiti. Anche nel 2013 dal Santo Padre – in questo caso l’appena eletto Papa Francesco – sono venute parole di riconoscimento e incoraggiamento a Meter per la Giornata dei Bambini Vittime della Violenza, dello Sfruttamento e dell’indifferenza. Non solo: il sussidio liturgico “La domenica” del 5 maggio – che migliaia di parrocchie in Italia utilizzano – ha favorito la possibilità di pregare per la XVII Giornata Bambini Vittime. Ecco il testo: «Oggi si celebra in Italia e nel mondo la XVII Giornata dei bambini vittime della violenza, promossa dall’Associazione Meter. Perchè la Chiesa e la società possano essere preparati a curare i bambini che hanno subito abusi in modo che possano sentire l’amore di Dio e le loro ferite possano essere guarite. Preghiamo”.
LA CASA METER– L’8 dicembre 2013 la nostra Associazione ha inaugurato “Casa Meter”, una Comunità di Accoglienza per minori in difficoltà. Rappresenta un impegno concreto e una risposta alle esigenze del territorio siciliano e nazionale. Si tratta di una struttura complessa che offre una serie di servizi volti alla promozione della famiglia e al bene dei minori. La nostra missione è garantire un aiuto concreto all’infanzia tutelando i diritti dei bambini, soprattutto di quei bambini la cui innocenza è stata violata. La struttura accoglie bambini che hanno subito abusi, maltrattamenti e abbandoni, e a coloro che si trovano in situazioni di disagio, offrendo loro la possibilità di elaborare e affrontare l’esperienza traumatica che hanno vissuto per accompagnarli verso la guarigione. Una casa per curare nell’anima, i piccoli feriti nel corpo e nella psiche da un abuso sessuale e non solo.
Al taglio del nastro
anche la migliore delle benedizioni: quella del Pontefice che da pochi giorni aveva istituito una Commissione per la protezione dei fanciulli vittima di abusi. Papa Francesco in occasione della inaugurazione ha inviato un telegramma firmato dal Segretario di Stato Pietro Parolin, dove il pontefice “rivolge il suo cordiale saluto, esprimendo compiacimento per la provvida istituzione ed esortando a proseguire sulla strada del generoso impegno a servizio dei più piccoli, sempre animati da sentimenti di genuina carità e di amore al prossimo”e chiede “di pregare per lui”.
DON DI NOTO: IN ITALIA SI PUO’ FARE DI PIU’- Per il fondatore e presidente di Meter, don Fortunato Di Noto, “I dati, come potete vedere, rappresentano una realtà drammatica e in crscita con rilievi di denuncia che hanno reso visibile le torture sessuali sui bambini in tenerissima età. La pedofilia criminale si nasconde nel deep web e conosce qualsiasi tipo di canale per produrre e smerciare materiale pedopornografico e la strisciante cultura pedofilia che normalizza i gravi abusi sui bambini. E’ un crimine contro i bambini, per questa ragione i fenomeno può essere non può essere sottovalutato e ridimensionato. La difesa dei piccoli e dei deboli ci impone di rilanciare l’appello e l’intervento per dichiarare la pedofilia e le sue forme abiette: un crimine contro l’umanità.
Meter è concretamente a rischio chiusura e di rallentare servizi di monitoraggio, numero verde nazionale, centro ascolto e Casa Meter per accoglienza minori. per le difficoltà concrete di risorse. Il Report 2013, dimostra il concreto e visibile impegno a tutela dell’infanzia. La difesa dei piccoli e i deboli ce lo impone”, conclude don Di Noto.