Presentati 10 principi e 38 proposte elaborati dai francesi alla Maison de la Mutualité a Parigidi Judikael Hirel
Nessuna manifestazione, nessuna bandiera blu o rosa, ma un’atmosfera degna di una sala concerti. Nella sala strapiena della Mutualité è stato presentato il Manifesto per la famiglia e per il bambino, redatto dopo un centinaio di riunioni pubbliche.
La Manif Pour Tous aveva lanciato, nell’autunno 2013, un processo democratico partecipativo: il Dibattito sulla Famiglia. Richiamando tutti i francesi a partecipare, li invitava a riflettere riguardo la posizione e il ruolo della famiglia nella società moderna, a esprimere la propria visione degli obiettivi della politica familiare e a elaborare delle proposte.
L’esercizio è doppiamente particolare: innanzitutto perché ci si aspetterebbe che fosse il governo ad organizzare un evento del genere, soprattutto considerando la sua propensione a proporre testi riguardanti la famiglia. Ma, come ha ricordato Ludovine de la Rochère, Presidente di La Manif Pour Tous, nessun governo o partito ha mai organizzato, in Francia, un dibattito sulla famiglia. Seconda particolarità: è molto raro, anzi eccezionale, che un movimento sociale nato per le strade in un contesto di forte aggressività non solo si stabilizzi nel lungo periodo, ma in più trasformi la propria capacità di mobilitazione e contestazione (pacifica) in riflessione strutturata. Così, un movimento sociale spontaneo, La Manif Pour Tous, porta a termine la propria trasformazione diventando oggi una forza di proposizione di un’altra politica familiare, pensata per e con i francesi.
Dominique Bertinotti, ministro delegato alla famiglia, invitata più volte ha alla fine, come ci si aspettava, lasciato un posto vuoto nella prima fila della Maison de la Mutualité. Ad ogni modo riceverà le proposte del Manifesto per la famiglia e per il bambino, che verrà inviato anche a tutti i parlamentari e al Presidente della Repubblica, insieme ad una nuova richiesta di incontro. In effetti, non c’è stato alcun seguito alla lettera inviata da La Manif Pour Tous in seguito alle ultime manifestazioni del 2 febbraio.
“Coppia, filiazione, educazione, rappresentatività, solidarietà, libertà, fiscalità… sono questi i contorni di una politica audace e coerente per la famiglia e per il bambino, disegnati a Parigi, – sottolineano i responsabili di La Manif Pour Tous in un comunicato -. La famiglia è la base fondamentale di ogni società: fonte di ricchezze umane, culturali e economiche; luogo privilegiato di solidarietà, dignità, libertà e amore. Costruisce il futuro della società accogliendone ed educandone i figli, cui insegna a diventare adulti responsabili. Eppure, fino ad oggi, nessun governo ha mai consultato i Francesi a tale proposito. E al contrario, il governo attuale agisce da ‘cavaliere solitario’: rifiuta di ascoltare i Francesi nonostante elabori progetti che riguardano la famiglia”.
“Intendiamo contribuire attivamente all’elaborazione di una politica familiare audace. È il senso del nostro Manifesto per la famiglia e per il bambino che promuoveremo adesso presso gli eletti e in particolare i parlamentari”, spiega la presidente di La Manif Pour Tous.
I principi e le proposte nate da questo Dibattito sulla Famiglia rappresentano una base ancorata alla realtà e alla libertà e che si ritrova nei grandi testi fondatori del Diritto e quindi nei valori universali dell’umanità. L’obiettivo è di favorire un ambiente legale e amministrativo che possa permettere uno sviluppo migliore della famiglia e del bambino tenendo conto delle famiglie separate e/o ricomposte così come dei bambini privi di un ambiente familiare stabile.
Le proposte elaborate dai Francesi sono diverse e indirizzate a facilitare concretamente la vita delle famiglie: sviluppare, per i futuri sposi, la preparazione al ruolo di moglie e marito e di genitori; promuovere la mediazione preventiva per le coppie in difficoltà; istituire in Parlamento una delegazione permanente per la famiglia e per i diritti del padre, della madre e del bambino; per quanto riguarda le famiglie ricomposte, riservare all’eventuale delegazione una parte di autorità parentale sugli aspetti della vita corrente precisando chiaramente che anche in questi casi il padre e la madre continuano ad essere i soli a detenere pienamente e interamente tale autorità….