Riforma, misericordia, periferie. Queste le parole chiave del primo anno di pontificato di BergoglioL’editoriale di don Dario Viganò per il settimanale del CTV di Vatican Magazine
Riforma, misericordia, periferie. Queste le parole chiave del primo anno di pontificato di Papa Francesco.
Anzitutto riforma: non si tratta di disegnare la Curia romana e la Chiesa su un progetto che il Papa ha in mente; piuttosto si tratta di condividere, come ha già fatto già volte, nella forma collegiale, alcune preoccupazioni e alcuni problemi cruciali per la vita e l’attendibilità della Chiesa per obbedire a quanto Dio chiede oggi alla sua Chiesa.
Misericordia: quanto volte in questi dodici mesi il Papa ha ricordato a ciascuno di noi di non esitare ad affidarsi alla misericordia del Padre sempre pronto ad accogliere i suoi figli. La misericordia non è l’esito del pentimento, piuttosto ne è la condizione. Se il mio cuore si apre alla compassione di Dio per la mia storia, in me nasce il desiderio di desiderare Dio e questo porta ad una rinnovata relazione.
Periferie: sono le strade scelte da Gesù per il proprio ministero che ha iniziato a Cafarnao, sul limite estremo prima delle città dei pagani, in una terra nella quale non possedeva, ne lui né il suo amico Pietro una casa. Strutture leggere, più simili alle tende che non ai palazzi, per sostare nelle periferie. Che sono anche quelle esistenziali, dove l’esistenza è segnata dalla fatica, dal fallimento e dal dolore. Inoltre la periferia indica anche la necessità dei discepoli di decentrarsi, di lasciare il posto centrale al maestro e Signore.
Grazie Papa Francesco; la Chiesa prosegue la grande preghiera silenziosa iniziata il 13 marzo dello scorso anno e Dio sappia farci gustare la forza del Vangelo della misericordia e della santità.