Dal 14 al 18 agosto Bergoglio sarà in estremo oriente nel suo primo viaggio apostolico in Asia, un continente a cui la Chiesa vuole dare molta importanzaLa prossima estate, Papa Francesco compirà un viaggio apostolico in Corea del Sud. Lo ha annunciato il capo della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, precisando che il Pontefice, "accogliendo l'invito del presidente della Repubblica Park Geun-Hye e dei vescovi coreani" (Repubblica, 11 marzo).
Questo nuovo viaggio internazionale è il terzo dall'inizio del suo pontificato. Il soggiorno in Corea del Sudo si svolgera' dal 14 al 18 agosto in occasione del VI Giornata della Gioventù Asiatica. Il Papa presiedera' la cerimonia di beatificazione di un gruppo di martiri coreani e farà tappa a Seoul (Asca, 11 marzo).
Saranno giorni densi di eventi per la comunità cattolica in Corea del Sud: il 10 agosto inizia – nella diocesi di Daejeon a sud della capitale – la settimana della sesta Giornata della gioventù asiatica. A questo si aggiunge poi la cerimonia per la beatificazione di Paolo Yun Ji-chung e dei 123 martiri coreani, uccisi durante un secolo di persecuzione anti-cristiana, tra il 1791 e il 1888.
Due giorni fa, incontrando il cardinale cingalese Malcom Ranjith, il Papa ha promesso di mettere in calendario anche una visita allo Sri Lanka. E allo studio ci sarebbe anche un viaggio alle Filippine, da dove proviene uno dei 19 nuovi cardinali creati dal papa nel suo primo concistoro. Anche l’arcivescovo di Seoul, Andrew Yeom Soo-jung, ha ricevuto la porpora lo scorso 22 febbraio. Yeom, tra l’altro, è discendente di una delle famiglie martirizzate durante quella persecuzione ottocentesca che il papa ricorderà ad agosto. Subito dopo la nomina, il neo-cardinale aveva raccontato in conferenza stampa che, al momento di ricevere la berretta rossa dal papa, Francesco gli aveva detto: «Amo la Corea!». (Europa Quotidiano, 11 marzo)
Questo viaggio potrebbe essere il preludio ad una nuova attenzione della Chiesa nei confronti dell'Asia, come lo stesso Bergoglio ha avuto modo di ribadire più volte anche di recente nell'intervista al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli.