Intervista a Andrea Melodia, presidente UCSI e ospite del prossimo hangout del WeCa
Qual'è il panorama informativo in Italia?
Melodia: L'indagine Censis-Ucsi è un patrimonio di informazione sul consumo dei media in Italia che ci dice che c'è una grande trasformazione in atto, ma anche importanti e “strane” conferme, come ad esempio il ruolo fortissimo della tv.
Invece riguardo al ruolodi internet nell'informazione?
Melodia: I numeri sono in grande crescita. Se lo si chiede ai giovani pochissimi leggono i giornali, pochi tramite la tv, e tutti tramite internet, anche se questo “tutti” esclude almeno un 30% di giovani che per motivi di povertà economica o culturali non accede a questo strumento. Anche se i dati sono comunque in crescita naturalmente. Il problema di internet è che costruisce nicchie autoreferenziali, una informazione che invece di globalizzare, isola culturalmente l'utenza. Ognuno legge per confermare le proprie idee.
E' un fenomeno simile al panorama informativo del dopoguerra coi giornali di partito?
Melodia: Il meccansimo è sempre quello: un fenomeno di radicalizzazione, con la differenza che nel dopoguerra c'erano pochi grandi giornali e grandi idee-mondo mentre oggi su internet ci sono molti piccoli gruppuscoli che scadono anche estremistici.
Un fenomeno di tribalizzazione…
Melodia: Esattamente, è qualcosa che crea gruppo sempre più autoreferenziale.
C'è un ruolo non tanto della stampa cattolica quanto dei giornalisti cattolici?
Melodia: A me piace pensare che non si dovrebbe parlare di stampa cattolica quanto di giornalismo eticamente attento, consci che informare è un servizio che si fa ai cittadini…