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Cosa significa benedire un oggetto?

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Amici Domenicani - pubblicato il 10/03/14
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La benedizione trasforma un oggetto religioso in oggetto sacro o benedetto

Quesito

Buongiorno,
desidero porle alcune domande relativamente alla benedizione degli oggetti sacri.
1) Ho comprato un crocifisso  da appendere nella mia nuova casa e mi domandavo se fosse necessario o obbligatorio farlo benedire.
2) Ho alcuni oggetti quali rosari, medaglia miracolosa, immagine di Gesù misericordioso e non so se siano benedetti oppure no. Come devo comportarmi? Devo farli benedire “per sicurezza”?
3) Per far benedire oggetti sacri è necessaria un’apposita benedizione da parte del sacerdote oppure è sufficiente la benedizione al termine della messa?
4) Mi pare che la medaglia di San Benedetto debba essere benedetta con una formula particolare: è corretto?
5) In generale indossare o utilizzare un oggetto sacro senza la benedizione ne annulla gli effetti benefici oppure la questione dipende esclusivamente dal grado di fede con il quale si utilizzano?
La ringrazio per le risposte e soprattutto per questa rubrica che per me è stata ed è davvero fondamentale.
La ricordo nelle mie preghiere e la invito a fare altrettanto per me.
Grazie
Marco

Risposta del sacerdote

Caro Marco,
1. la benedizione trasforma un oggetto religioso in oggetto sacro o benedetto. C’è dunque una distinzione tra oggetto religioso e oggetto benedetto

2. L’oggetto religioso di suo rimanda chi lo guarda o lo tiene con sé con dovuto rispetto a realtà sante. E pertanto in proporzione della fede di chi lo custodisce ha la capacità di elevare l’anima a Dio e di invocare la sua benedizione.
L’oggetto benedetto invece porta con sé una virtù particolare, proprio perché è stato benedetto, soprattutto con l’acqua santa.

3. Il rituale romano, ad esempio, a proposito del crocifisso benedetto dice che porta con sé, tra gli altri benefici, anche i seguenti: sicurezza, protezione e tutela contro i dardi malefici del demonio. Per il Rosario sempre il medesimo rituale dice: la benedizione comunica a chi lo porta con sé, prima ancora di essere recitato, tre grazie: attrazione o devozione crescente verso Dio, difesa ovunque e sempre dai nemici visibili e invisibili, l’assicurazione di essere difesi davanti al tribunale di Dio dalla Beata Vergine Maria.

4. Se non sai se certi oggetti siano stati benedetti, li fai benedire di nuovo. Il sacerdote darà la benedizione sub conditione, e cioè li benedice alla condizione che non  siano ancora stati benedetti. Perché non ha senso benedire un oggetto che è già stato benedetto.

5. Per la benedizione degli oggetti ci vuole un’apposita benedizione del sacerdote. Non è sufficiente quella che viene data al termine della Messa, perché questa è una benedizione data alle persone. La benedizione degli oggetti è diversa e richiede in genere l’uso dell’acqua benedetta.

6. Per i vari oggetti vi sono benedizioni con formule particolari. Così ad  esempio per la croce di san Benedetto.
Ma così anche per le corone del Rosario, delle medaglie, delle candele, delle rose, ecc. Tuttavia, se non è possibile usare il formulario, viene data la benedizione nella formula breve, tracciando il segno della croce e proferendo le parole che lo accompagnano.

7. All’ultima domanda ho risposto al primo punto, distinguendo fra l’altro tra oggetto religioso e oggetto sacro. Finché non è benedetto non è ancora sacro e cioè consacrato.

Ti ringrazio per i quesiti, che rimandano all’interesse di tutti.
Ti ringrazio delle preghiere che mi hai assicurato, ti garantisco le mie e ti benedico.
Padre Angelo

qui l’articolo originale

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