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Sartre e la mano creatrice di Dio

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Rino Cammilleri - Antidoti - pubblicato il 07/03/14
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Ravvedimento o senile atto di un voltagabbana?
Il filosofo e scrittore Jean-Paul Sartre (1905-1980), sostenitore indefesso del comunismo stalinista e di ogni liberazione sessuale (nel 1977 furono arrestati in Francia tre uomini per pedofilia e lui, con la sua compagna Simone de Beauvoir e il filosofo Michel Foucault, firmò una petizione a favore della liberalizzazione del sesso con adolescenti), concluse la sua vita in modo bizzarro (ma che testimonia una intelligenza in ogni caso acuta). Lo riporta il sito dell’Unione Cristiani Cattolici Razionali in data 12 gennaio 2014. Pochi mesi prima di morire Sartre rilasciò sul «Nouvel Observateur» un’intervista all’ex maoista Pierre Victor (vero nome Benny Lévy, poi ri-convertitosi all’ebraismo), intervista che dovette confermare per via delle polemiche che suscitò: «Non sento di essere il prodotto del caso, un granello di polvere nell’universo, ma qualcuno che era aspettato, preparato, prefigurato. In breve, un essere che solo un Creatore potrebbe mettere qui. E questa idea di una mano creatrice si riferisce a Dio». Nel 1982 la sua “vedova” Simone de Beauvoir, su «National Rewiew» ancora non se ne capacitava: «Come si potrebbe spiegare questo senile atto di un voltagabbana? Tutti i miei amici, tutte le “Sartreans”, e la redazione di “Les Temps Modernes” mi hanno sostenuto nella mia costernazione».

Qui l’articolo originale
 

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