“L’Altra Europa con Tsipras” è stata presentata il 5 marzo a Roma, appoggiata anche da Vendola, rappresenta la sinistra esclusa dal governo RenziI pezzi sparsi della sinistra italiana, quella che non si riconosce nel PD renziano, hanno trovato un nuovo leader. Si chiama Alexis Tsipras ed è l’uomo che ha quasi vinto le elezioni in Grecia con il suo partito, che non è nemmeno un partito ma un alleanza di forze politiche e civili, che si chiama Syriza. Non sta al governo, Syriza, nonostante abbia ottenuto il 27 per cento dei voti, solo perchè i socialisti del Pasok e i conservatori di Nuova Democrazia, hanno scelto (anche lì) le larghe intese.
Ora però Tsipras ci prova in Europa e si candida a presidente della Commissione europea. Un obiettivo difficile, praticamente impossibile, ma che potrebbe dare un certo fastidio al candidato dei socialisti europei Martin Schultz, costringendolo magari a trattare con il leader greco a urne chiuse e ovviamente se Schulz avrà vinto e se Tsipras avrà ottenuto un buon risultato. Ed è proprio per cercare di prendere più voti possibili che in tutta Europa stanno nascendo liste elettorali per Tsipras presidente. Anche in Italia, grazie a un appello firmato da intellettuali come Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Guido Viale, Paolo Flores d’Arcais, Marco Revelli. (La Stampa, 8 febbraio)
La lista, denominata “L’Altra Europa con Tsipras”, è stata presentata il 5 marzo ieri a Roma e appoggiata anche da Vendola. Con il leader greco si sono schierati molti intellettuali, come il drammaturgo Moni Ovadia e la giornalista Barbara Spinelli. Tra i 73 candidati non compare il giallista siciliano Andrea Camilleri, che ha rifiutato all'ultimo.
Il manifesto politico di Tsipras indica tre priorità: porre fine all’austerità e alla crisi, avviare la trasformazione ecologica della produzione per rispondere alla crisi ambientale e riformare le politiche europee dell’immigrazione.
Rifondazione Comunista, dal canto suo, sostiene convintamente la lista Tsipras, che riapre la speranza di rovesciare quelle politiche imposte dall'Europa, spodestando i poteri forti delle banche e mettendo al centro la giustizia sociale e l'uguaglianza dei diritti.