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Quando la volontà è più forte della malattia

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Aleteia - pubblicato il 05/03/14
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Un ragazzo con la sindrome di Down stupisce tutti con una performance da campione in una partita di basketNegli ultimi quattro anni, Kevin Grow, studente del liceo Bensalem (Pennsylvania, Stati Uniti), ha aiutato la squadra di basket degli Owls in ogni allenamento o partita come team manager.

Il ragazzo 18enne è affetto da sindrome di Down, ma questo non interferisce con il suo amore per il basket (Sporting News, 8 febbraio).

Qualche settimana fa, ha giocato l'ultimo minuto e mezzo di una partita di fine stagione e ha meravigliato tutti segnando 14 punti, compresi tre tiri da tre punti ciascuno.

Il suo allenatore, Jon Mullin, ha commentato che “sembrava un film”.

“È difficile da descrivere, davvero”, ha confessato. “È una di quelle cose che non accadono spesso”.

A seguito della sua performance, la squadra dei Philadelphia 76ers ha invitato Grow nella propria struttura per ricevere una maglia personalizzata e firmare un contratto di due giorni (SBNation, 18 febbraio).

Il giovane Kevin, ha affermato il suo allenatore, “è un dono di Dio” (Cbs sports, 8 febbraio). La dimostrazione che bisogna andare al di là delle apparenze e chiunque, qualunque sia la sua condizione, può essere una continua sorpresa.

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