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Il Gaudì dei poveri che ha costruito una cattedrale da solo

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Il Timone - pubblicato il 24/02/14
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Justo Gallego Martinez voleva fare qualcosa di grandioso per Dio e la MadonnaJusto Gallego Martinez, classe 1925, spagnolo,  lo si potrebbe definire un “folle in Cristo” prendendo a riferimento una figura della tradizione e della spiritualità ortodossa. Entrato in un monastero cistercense, dovette lasciarlo prima di aver dato i voti perché ammalato di tubercolosi. Continuò a portare con sé il senso di una vocazione, di una chiamata a fare qualcosa di grande per dare gloria a Dio… per esempio, pensò un giorno, una chiesa, anzi una “cattedrale”. Non che fosse ingegnere, architetto o carpentiere: non sapeva proprio costruire alcunché. Ma nella sua santa follia promise lo stesso alla Madonna che ne avrebbe costruita in suo nome.

Lesse per anni libri su castelli e cattedrali gotiche e si fece insegnare da alcuni muratori i rudimenti del mestiere. Da lì cominciò, progettando il suo sogno. Per 50 anni l’ha realizzato da solo, mattone dopo mattone, a Mejorada del Campo, vicino a Madrid, su un terreno di famiglia.  Usando materiali di scarto e riciclati, con la pazienza di uno scalpellino medievale è riuscito anche installare una cupola che tocca i 40 metri d’altezza.

Justo Gallego ha piantato le tende nel cantiere, assieme a sua sorella, visitato da curiosi da ogni dove, soprattutto da quando una tv britannica ha trasmesso un documentario sulla sua vita. Vista l’età, non riuscirà a finire i lavori. Ma come un Gaudì dei poveri troverà probabilmente qualcuno in grado di completare il suo straordinario messaggio d’amore fatto “pietra”.
 

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