Nuovo numero di “Vatican magazine”, il notiziario televisivo settimanale del Centro Televisivo Vaticano“Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore … Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui”.
La vicenda descritta dall’evangelista Luca – dice Papa Francesco –“fu anche un incontro all’interno della storia del popolo, un incontro tra i giovani e gli anziani: i giovani erano Maria e Giuseppe, con il loro neonato; e gli anziani erano Simeone e Anna, due personaggi che frequentavano sempre il Tempio”.
Il Papa in Evangelii Gaudium ricorda che “gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato. I giovani ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza, perché portano in sé le nuove tendenze dell’umanità e ci aprono al futuro, in modo che non rimaniamo ancorati alla nostalgia di strutture e abitudini che non sono più portatrici di vita nel mondo attuale”.
A partire da tale prospettiva dunque l’incontro tra i giovani sposi Maria e Giuseppe con Gesù e il vecchio Simeone “E’ un singolare incontro tra osservanza e profezia, dove i giovani sono gli osservanti e gli anziani sono i profetici!”. E’ proprio così: Maria e Giuseppe vengono descritti dall’evangelista come coloro che volevano adempiere la Legge, sono cioè giovani che vivono “la gioia di camminare nella Legge del Signore!”.
Gli anziani – Simeone e Anna – che il vangelo descrive come guidati dallo Spirito Santo “sono pieni di vita “ perché – ricorda Papa Francesco -animati dallo Spirito Santo, docili alla sua azione, sensibili ai suoi richiami…”.
Chi muove tutto sulle strade della legge e su quelle della profezia è Gesù. Infatti “è Lui che muove tutto, che attira gli uni e gli altri al Tempio, che è la casa di suo Padre”.
Così “mentre l’osservanza della Legge è animata dallo stesso Spirito” anche “la profezia si muove nella strada tracciata dalla Legge”. Proprio in questo modo la distanza tra le generazioni non è luogo di incomprensione o di conflitto ma occasione di consegna dell’esperienza della fede, di passaggio di testimone tra le strade sicure della legge, che è pedagogica, a quelle liberanti della profezia.