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Papa Francesco come Superman: il murale che ha fatto il giro del mondo

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Chiara Santomiero - Aleteia Team - pubblicato il 29/01/14
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Dopo “uomo dell’anno”, Bergoglio diventa anche un superoe. Ma attenzione al giornalismo superficialeSorridente, occhiali sul naso e tonaca svolazzante, Papa Francesco è apparso in un murale in una strada accanto al Vaticano, nella tipica posa sfrecciante di Superman. Una mano tesa in avanti come l'eroe dei fumetti e nell'altra la famosa valigetta nera piena di “valores”, valori. In poche ore, come era prevedibile, l'immagine ha fatto il giro del mondo confermando la popolarità da superstar del pontefice. Un apprezzamento che, nelle sue varie manifestazioni, non deve però scadere nella superficialità.

Prima la copertina del Time, poi quella di Rolling Stone, adesso l'identificazione con Superman, l'eroe della eterna guerra del bene contro il male: Bergoglio ha davvero conquistato cuore e immaginario di tanti. Su un muro di Borgo Pio, tra via di Porta Castello e via di Porta Angelica, non lontano dal Vaticano, Papa Francesco è stato ritratto nei panni di Superman. L'autore è Maupal, artista che ha riempito con i suoi disegni diversi muri della capitale. Valorizzazione del patrimonio urbano o degrado? Il dibattito è aperto. Nel frattempo, però, postato proprio dall'account Twitter del Consiglio pontificio per le comunicazioni sociali l'immagine di “Superpapa” ha fatto il giro del mondo.

Facile da immaginare, considerato che – come ha messo in evidenza la ricerca commissionata da Aleteia alla società di consulenza 3rdPlace – Papa Francesco è il personaggio più “ricercato” con 1 milione e 700 mila ricerche su internet, in una classifica che vede il presidente Obama al secondo posto e terzo Snowden, l’analista della Cia che ha venduto i segreti degli 007 digitali americani. Secondo lo studio, inoltre, il pontefice scala la classifica di Internet a livello globale con 49 milioni di citazioni, seguito da Obama con dieci milioni di citazioni in meno mentre il terzo posto va a Putin con appena 8 milioni. Per tacere il fatto che i giovani italiani sotto i vent'anni citano Bergoglio sui social network 750 mila volte, quasi il doppio delle star musicali “One Direction”, quasi dieci volte Justin Bieber e Mario Balotelli.

Sarà per questo successo da stella del rock che lo storico settimanale statunitense Rolling Stone ha dedicato a Bergoglio l'ultima cover con un lungo pezzo sulla “rivoluzione gentile di Papa Francesco”. Sotto la foto del Papa sorridente il titolo del terzo album di Bob Dylan "The times they are a-changin" (I tempi stanno cambiando).

Peccato che a volte il grande apprezzamento mediatico della figura di Papa Francesco sembra debba essere affermato con una cesura rispetto al passato, come ha sottolineato il portavoce della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Interrogato sull'articolo della rivista americana da “Il Sismografo” (29 gennaio), Lombardi ha risposto che: “L’articolo di Rolling Stone è un segno dell’attenzione che le novità del Papa Francesco attira negli ambienti più diversi. Purtroppo l’articolo stesso si squalifica cadendo nell’abituale errore di un giornalismo superficiale, che per mettere in luce aspetti positivi di Papa Francesco pensa di dover descrivere in modo negativo il pontificato di Papa Benedetto, e lo fa con una rozzezza sorprendente. Peccato. Non è questo il modo di fare un buon servizio neppure al Papa Francesco, che sa benissimo quanto la Chiesa deve al suo Predecessore”.

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