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Internet ama Papa Francesco

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Chiara Santomiero - Aleteia Team - pubblicato il 28/01/14
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La ricerca commissionata da Aleteia alla società di analisi 3rdPlace conferma che Bergoglio è un “fenomeno globale” nella comunicazione

Internet ama Papa Francesco: le sue parole e i suoi gesti, la sua sorridente umanità, corre attraverso la Rete e arriva in tutto il mondo saltando i confini e anche le appartenenze religiose. Il pontefice venuto “quasi dalla fine del mondo” è un “fenomeno globale” in termini di comunicazione sia “per distribuzione geografica che anagrafica e e anche per distribuzione cross-canale”. Dopo la copertina del Times che lo ha consacrato personaggio dell'anno e dopo aver raggiunto oltre 11 milioni di followers su Twitter, la ricerca commissionata da Aleteia alla società di consulenza 3rdPlace “Internet loves Pope Francis” conferma la popolarità e la grande efficacia comunicativa del 266° vescovo di Roma.

 

L'analisi di 3rdPlace ha misurato il numero di ricerche e di menzioni del Pontefice sulla rete e il “grado di fedeltà” degli utenti che lo seguono, individuando inoltre le principali tematiche e gli argomenti più frequentemente associati a Papa Francesco a livello globale e concentrandosi poi geograficamente sull’Italia e sul blocco USA, UK e IE.

 

Lo studio evidenzia che, a livello globale, Papa Francesco è stato il personaggio con il maggior volume di ricerche mensili su Google (1.737.300) e il più menzionato in rete (oltre 49 milioni), se confrontato con alcuni dei leader mondiali più influenti e popolari del 2013 quali Barack Obama, Vladimir Putin e Angela Merkel. Per quanto riguarda l’Italia è interessante notare come il Pontefice ceda il primo posto del podio a Beppe Grillo per numero di ricerche mensili su Google (673.000) e a Silvio Berlusconi per numero di menzioni in rete (982.853). Ad ogni modo, le menzioni associate al Papa presentano una distribuzione geografica più globale e omogenea e, soprattutto, non concentrata su una regione specifica, a differenza di personaggi pubblici come Obama (ad esempio, in questo caso il 52% dei riferimenti proviene dagli Usa).

 

Sebbene Papa Francesco abbiano da poco festeggiato il 77° compleanno è un efficace concorrente in Rete di alcuni idoli dei giovanissimi del mondo dello spettacolo e dello sport: dall’analisi del numero di menzioni risulta che a livello globale Bergoglio è terzo, dopo gli One Direction (78 milioni) e Justin Bieber (53 milioni), mentre in Italia addirittura domina la classifica con 750.833 menzioni, seguito dagli stessi One Direction, con 596.464 menzioni, e Justin Bieber con 171.330 menzioni.

 

E se alcuni leader hanno capito prima di altri l'efficacia di Internet per veicolare la propria immagine e rafforzare il proprio seguito politico, Papa Francesco batte tutti in capacità d'interazione. Su Twitter, ad esempio, rileva lo studio di 3rdPlace gli account Pontifex nelle varie lingue, pur avendo una frequenza di pubblicazione media di 0,79 tweet al giorno, mostrano un engagement medio pari a 6.637. A livello globale, l’account di Barack Obama, invece, raggiunge un engagement medio di 2.309, nonostante una frequenza di pubblicazione giornaliera media pari a 7,76 tweet. Per quanto riguarda l’Italia, l’utenza che segue l’account del Papa si rivela più attiva anche di quella del leader del M5S, che proprio sulla rete trova la sua forza: nonostante la pubblicazione di circa 53 tweet al giorno, l’account di Beppe Grillo raggiunge un engagement medio di 88 (rispetto a 1.301 dell’account @Pontifex_it). La motivazione di questo livello di interazione, spiegano gli estensori dell'indagine, va probabilmente ricercata “nell’approccio del Papa al mezzo digitale: mentre Obama e Grillo utilizzano Twitter come un broadcast per diffondere i propri contenuti, Sua Santità lo utilizza per parlare e avvicinarsi ai suoi fedeli, ottenendo così risultati migliori e più efficaci”.

 

Un discorso a parte va fatto per Facebook: Papa Francesco non è presente su questo social network. Però risulta ugualmente il topic più discusso del 2013 e la pagina non ufficiale del Pontefice mostra un’utenza fidelizzata percentualmente più attiva (engagement medio 26%) di altri leader (Obama: 2%, Grillo: 22%), che testimonia l’opportunità e le potenzialità di un presidio diretto del canale Facebook.

 

Lo studio su Papa Bergoglio è stato presentato il 28 gennaio, presso l’Hotel Columbus di Roma, nell’ambito della social conference “Il futuro della comunicazione è responsabile”, organizzata da Aleteia.org e dal network pubblicitario AdEthic.

 

Il testo della ricerca può essere scaricato da: 

 

 

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