Ora nell’ospedale di Tanguiéta, in Benin, “aggiusta” le persone nel corpo e nell’animaDa piccolo voleva fare il meccanico. Per fortuna quel sogno di bambino è svanito nel tempo. Perché fra Fiorenzo Priuli, frate dei Fatebenefratteli e medico, oggi combatte in prima linea contro l'Aids e tutte quelle malattie che continuano a seminare morte e sofferenza in Africa.
Due vocazioni che si sono intrecciate quasi per caso: e che hanno avuto come collante il Continente nero. “L'uomo è fatto per la vita, per la salute, per la gioia e per la felicità – sostiene –. Ed è insito nella sua natura lottare contro le disavventure della vita che impediscono la sua felicità, che intaccano la sua salute, che minacciano la sua vita”. Da 44 anni fra Fiorenzo, che oggi ne ha 66, lotta e si impegna perché i suoi malati abbiano salute, vita e felicità.
L'avventura africana di fra Fiorenzo, si legge in un articolo pubblicato da Credere (26 gennaio), comincia in Togo, ad Afagnan, per poi continuare dal '92 a Tanguiéta. Attualmente è responsabile di entrambi i centri sanitari che cerano di offrire ai pazienti servizi di qualità, ma anche un'attenzione umana più vicina possibile alla loro sensibilità e cultura.
All'inizio a Tanguiéta l'ospedale aveva 60 posti letto. Oggi è il fiore all'occhiello della sanità del Benin e i posti letto arrivano a 290, ma i malati sono quasi sempre più di 300, alcuni “accampati” in veranda. E in un anno sforano i diecimila. L'ospedale è tuttavia molto più di un centro sanitario. E' un luogo in cui medici, infermieri e personale cercano di crescere professionalmente e umanamente. E in cui anche i pazienti imparano a vincere superstizioni e tabù.
"La Chiesa tutta ha ricevuto da Gesù Cristo il mandato di predicare il Vangelo e di curare i malati”, afferma fra Fiorenzo e per questo è convinto che “il medico coscienzioso vive la sua professione come una missione di carità”. Inoltre, “la testimonianza di carità offerta dagli ospedali mostra proprio la bontà e la misericordia del Dio dei cristiani verso i poveri. Essa fa riflettere e decidere. E pi arrivano le richieste di farsi cristiani…”.