Il ciclo di incontri online promossi dalla WeCa inizia il 22 gennaio, abbiamo sbirciato gli argomenti della prima puntataCome affrontare una navigazione consapevole sulla rete? Come abitare nel modo migliore il continente digitale? Sono queste alcune delle domande a cui il ciclo di incontri online (La Rete, come viverla?) promossi dal WeCa cercherà di dare risposta.
Diversi incontri tematici con esperti a cui poter rivolgere domande via chat e creare una rete per comunità, parrocchie ed educatori. Una dimensione, quella conoscitiva, essenziale per chiunque volesse tentare l'impresa – di sapore “paolino” – di evangelizzare la Rete.
Si parte mercoledì 22 gennaio alle 21 con un hangout (una videoconferenza tra utenti in diretta sul sito di youtube, ndr) sulla tematica: “L'Economia in rete. Storia di gratuità, storia di buone pratiche”.
Ospiti della serata: don Paolo Padrini, di AdEthic che – raggiunto telefonicamente – ci spiega come “la possibilità di vivere l'esperienza della rete anche dal punto di vista della dimensione dell'uomo economico, e quindi anche dal punto di vista della pubblicità che è parte integrante della nostra “dieta mediatica”, e di declinarla in un ambito ecclesiale e cattolico. Il presupposto è che oggi le aziende hanno la necessità di posizionarsi in modo sociale e valoriale” spiega e coglie come questa sia una “opportunità” da cogliere “anche all'interno della rete cattolica per rendere possibile la fruizione di contenuti e dell'esperienza della rete a livello 'del mondo' anche se 'non siamo del mondo'. I credenti non devono avere paura di raccogliere questa sfida”
Lorenzo Mastropietro, esperto di sicurezza tecnologica di Piaggio, invece cercherà di dare alcuni spunti agli utenti su “come funziona internet dal punto di vista di chi lo deve far funzionare” infatti “è essenziale far capire come funziona per farlo capire a propria volta”. Il tema della serata è quanto sia “sia vera gratuità su internet, scopriremo che il valore non viene trasferito interamente dal creatore all'utente, ma esiste uno scambio, soprattutto di informazioni” e su questo aspetto così centrale e delicato nelle dinamiche della rete parlerà il dottor Michele Crudele, esperto di privacy e ideatore del sito www.ilfiltro.it che ci racconta l'atteggiamento ambiguo dell'utente medio che: “appena si parla di dati personali c'è una levata di scudi, dopo di che gli utenti non sono affatto disponibili a leggere i disclaimer sulla privacy di nessuno dei servizi di cui vuole avvalersi” e prosegue, “l'esempio di Google è emblematico, la campagna “buono a sapersi” è stata un flop, mentre in realtà è era una operazione di trasparenza e di maggiore sicurezza per gli utenti”.