Il fidanzamento serve a verificare se l’altra persona è adatta a vivere con noi per sempre
Ci sono fidanzamenti complicati che si protraggono per molti anni senza una definizione, a volte con varie separazioni e ritorni, senza che la relazione maturi e arrivi al matrimonio. È allora necessario esaminare bene le ragioni per le quali queste coppie di fidanzati si sono già separate tante volte. I problemi che suscitano le separazioni sono stati risolti o entrambi hanno voluto chiudere gli occhi? Se i motivi delle separazioni sono stati importanti e i protagonisti hanno saputo risolvere in ogni caso i problemi alla radice, e ciò è servito a unirli di più, tutto bene, il fidanzamento deve continuare, ma se i problemi sono gli stessi, si ripetono e i fidanzati non riescono a risolverli, allora bisogna chiedere l’aiuto di qualcuno che li orienti, nel senso di prendere una decisione.
Non si può rimanere in un fidanzamento come in una macchina che si è impantanata; la macchina si può anche impantanare, ma deve tirarsi fuori e proseguire il viaggio. Pongo una domanda a entrambi: questo fidanzamento vi aiuta a crescere? Ciascuno di voi sente la mancanza della presenza dell’altro?
Ogni crisi, qualunque sia, affrontata con coraggio, lucidità, lavoro e un buon orientamento, può generare una crescita per la persona e per la coppia. Una crisi di relazione può anche essere un apprendimento per una futura vita da sposati, quando queste crisi avvengono con più frequenza.
La cosa più importante, lo ripeto, è non chiudere gli occhi, ovvero fingere di aver risolto i problemi e continuare a spingere il fidanzamento a spallate fino al matrimonio. Quando una coppia ha molti problemi nel periodo del fidanzamento, può stare certa che ne avrà ancor di più dopo il matrimonio. Vale la pena? Se la relazione non va bene e non migliora, allora è meglio porvi fine. Il fidanzamento serve proprio a questo, a verificare se l’altra persona è adatta a vivere con noi per sempre, a costituire una famiglia e ad avere dei figli. Di fronte alla tempesta, non bisogna fare come lo struzzo, che infila la testa sotto la sabbia per non vedere; bisogna affrontare la tempesta o fuggire da questa.
Nessuna coppia di fidanzati deve partire verso il matrimonio con dubbi seri sull’altro; ci sono molti casi di separazione di coppie sposate per questo motivo. Ci sono problemi gravi che possono essere risolti con un buon dialogo, con la comprensione da entrambe le parti, con la preghiera, l’orientamento, la pazienza. Ma non ci si può adagiare su un problema.
Bisogna imparare a dialogare, cercare di comprendere le ragioni dell’altro, saper tacere e aspettare che l’altro dica tutto ciò che ha da dire. Un segreto che evita molti litigi nel fidanzamento è saper combinare le cose. Molti hanno problemi perché non combinano le cose da fare. Ad esempio, quando andare a casa di ciascuno, quando realizzare un programma o un altro. Tutto deve essere combinato prima, in anticipo, perché le sorprese della vita non portino a litigare. Si dice, e a ragione, che “ciò che è combinato non è caro”. Se le cose vengono combinate prima, molti litigi possono essere evitati, e questo vale anche per il fidanzamento e il matrimonio.
Se sai di aver sbagliato e di aver ferito l’altro, la prima cosa da fare è chiedere perdono e promettergli che non lo farai più. Questo atto di umiltà rafforza la relazione e la rende più umana. Ma anche così, dovrai riconquistare la fiducia che forse è stata scossa quando hai sbagliato e hai ferito l’altro.
A volte, poi, ci sono cose mal comprese nella relazione. Bisogna chiarirlo molto bene. Non lasciare che il pettegolezzo distrugga il fidanzamento; metti le cose in chiaro, con sincerità e onestà. L’umiltà è la forza di coloro che amano; chi ha più amore deve fare il primo passo, vincere l’orgoglio e andare incontro all’altro.
Prega e chiedi a Dio la grazia di poter dire con chiarezza e saggezza ciò che va detto. Consacra il tuo fidanzamento a Dio e chiedigli di guidarlo.
Traduzione dall’originale di Aleteia