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Il grande baluardo della moralità… la Russia?

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Brantly Millegan - Aleteia Team - pubblicato il 19/12/13
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Gli Stati Uniti hanno ovvi problemi morali. Ma può un ex agente del kgb rendere davvero la Russia la nuova bussola morale del mondo?Il Telegraph riferisce che la scorsa settimana il presidente russo Vladimir Putin, durante il suo annuale discorso ufficiale alla nazione, "ha dichiarato la Russia il nuovo arbitro morale del mondo".

"Putin ha difeso i valori sempre più conservatori del suo governo e ha denigrato la 'revisione delle norme morali' in Occidente e altrove. 'Questa distruzione dei valori tradizionali di cui sopra non solo comporta conseguenze negative per la società, ma è anche intrinsecamente anti-democratica perché si basa su un concetto astratto e va contro la volontà della maggioranza delle persone' – ha detto Putin -, aggiungendo poi che la società non trarrebbe alcun beneficio dal trattare allo stesso modo 'bene e male'”.

"Nei suoi 70 minuti di discorso televisivo da una sala ornata del Cremlino, Putin ha detto che i valori della famiglia tradizionale sono un baluardo contro 'la cosiddetta tolleranza asessuata e sterile'".

Le parole di Putin rappresentano il culmine di molti movimenti degni di nota dell'ultimo anno. Lo scorso febbraio, Putin ha chiesto una maggiore influenza in Russia della Chiesa ortodossa russa. Ha condotto la resistenza della Russia contro l'avanzata dell'agenda gay: la parata del Gay pride e la distribuzione ai minori di "materiale di propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali" sono stati vietati. E proprio lo scorso novembre Putin ha incontrato Papa Francesco in Vaticano. Alcune foto dello storico incontro mostrano sia Putin che Francesco nell'atto di baciare un’immagine della Beata Vergine Maria.

Come dice la didascalia di un post riferito all’incontro.

“Se nel 1959 avessi detto ad un cattolico (o a chiunque altro) che il presidente russo, insieme al Papa, avrebbe baciato un’immagine di Maria, mentre il presidente degli Stati Uniti d’America avrebbe appoggiato l’aborto, ridotto l’ambasciata in Vaticano, chiacchierato di guerra, di rottura del matrimonio, di violazione della privacy, spiato i leader stranieri etc., avrebbero probabilmente pensato che avessi fumato qualunque cosa fosse nel 1959 l’equivalente del crack di oggi. Putin non è un santo, ma sicuramente viviamo in tempi strani…”.

Ma non tutti prendono sul serio la riscoperta guida morale di Putin.

“Putin farà e dirà di tutto pur di promuovere la sua nazione e il suo stesso potere”, dice Anthony Esolen, che insegna letteratura al Providence College. “La Russia non è la bussola morale della Russia, che lasci in pace il mondo”.

Anche lo scrittore John Zmirak è altrettanto scettico . "Dobbiamo essere sospettosi di Putin che utilizza la Chiesa russa per sostenere il suo regime profondamente imperfetto, che poggia su capitalismo e tattiche semi – autoritarie. Eppure, le politiche del regime di Putin sono molto più strettamente allineate alla legge naturale rispetto a quelle promosse dall'amministrazione Obama. Appurato che entrambi gli uomini sono stati formati come marxisti, Putin si è trovato vicino alla visione del bene che ha animato i padri fondatori americani molto più di quanto non lo sia il nostro amato presidente".

Il professore associato di Teologia all'Università Francescana di Steubenville John Bergsma vede alcuni aspetti positivi provenienti dalla Russia di Putin, ma afferma che permangono delle questioni cruciali. "Dal lato positivo, la Russia è diventata improvvisamente un alleato dell’ONG pro-famiglia presso le Nazioni Unite, in particolare perché è una delle poche nazioni sviluppate a parlare o agire contro la 'sinistra sessuale', il movimento internazionale a favore dell’omosessualità che cerca di glorificare l'attività omosessuale e consacrarla come un diritto umano. D'altra parte, il governo russo soffre ancora di corruzione a più livelli, mancano in varie parti della Russia la tutela dei diritti umani e una adeguata sorveglianza, e la struttura familiare russa non si è ripresa da decenni di forzato materialismo ateo".

“Abortire è semplice, i tassi di aborti e divorzi sono di gran lunga superiori a quelli degli Stati Uniti, i matrimoni sono rari e di breve durata. Ironia della sorte, lo stesso Putin ha appena divorziato dalla moglie all'inizio di quest'anno. Così, mentre il partito al governo russo si sta rendendo conto della necessità di un ritorno alle leggi che tutelano e promuovono la famiglia tradizionale, la nazione ha una lunga strada da percorrere prima che diventi una società ideale".

Ma per quanto riguarda gli Stati Uniti? Possono ancora rivendicare una superiorità morale?

"Non sono assolutamente considerati l’aborto, la pornografia e la distruzione del matrimonio", afferma lo storico della Chiesa padre C. John McCloskey.

Esolen è d'accordo. "[Noi] in America certo non siamo la 'bussola morale del mondo,' dal momento che abbiamo abiurato l'idea stessa di una legge morale vincolante tutte le persone, di tutte le età. Noi siamo invece la confusione amorale della bussola del mondo; i soldi e il potere e l'immensa attrazione gravitazionale del nostro intrattenimento di massa degradato sopraffanno qualsiasi debole tentativo da parte di altri popoli di orientarsi verso la verità. Noi siamo il tipo di persona che i nostri bisnonni non avrebbero voluto mettere insieme ai nostri nonni".

Zmirak condivide i principi fondanti dell'America, ma pensa che siano andati in gran parte perduti. "In termini politici, gli Stati Uniti sono stati un magnifico esperimento di libertà. Temo che la libertà che i nostri antenati consideravano preziosa stia scivolando via mentre sempre più cittadini cercano la sicurezza soffocante di un Stato basato sul welfare in stile europeo, che impone i suoi valori laici su ogni cittadino controllando fasce sempre più ampie dell'economia. Presto non ci potranno essere più ospedali cattolici. Per quanto tempo saranno permesse le scuole cattoliche? La Russia emerge da un sistema totalitario infernale, e ha fatto molti passi avanti nella giusta direzione, perfino mentre noi scivoliamo lungo il sentiero della stagnazione e tirannia burocratica."

“I due Paesi non si sono ancora incontrati a metà strada? Direi così: grazie al mandato HHS, la Russia, per i cristiani, è una Nazione più libera dell’America. Suona orribile, ma temo sia la verità. Che Dio ci aiuti”.

È rimasto un leader morale nel mondo?

“Papa Francesco è emerso come coscienza e bussola morale del mondo”, dice Bergsma. “La sua nomina da parte del settimanale Time a ‘personaggio dell’anno’ è l’effettivo riconoscimento di questo fatto”.

Hanno contribuito a questo articolo i seguenti Esperti di Aleteia:

— John Bergsma è professore associato di Teologia presso l’università Francescana di Steubenville. Si è specializzato in Antico Testamento e Manoscritti del Mar Morto.

— Anthony Esolen insegna Letteratura Inglese del Rinascimento e Sviluppo della Civiltà Occidentale presso il Providence College. È editore capo per Touchstone: A Journal of Mere Christianity, scrive regolarmente per Touchstone, First Thing, Catholic World Report, Magnificat, This Rock e Latin Mass.

— Padre C. John McCloskey è uno storico della Chiesa e ricercatore al Faith and Reason Institute a Washington DC. Il suo sito web è www.frmccloskey.com

— Jhon Zmirak è l’autore, tra i più recenti, di The Bad Catholic’s Guide to the Catechism. Le sue rubriche sono presenti nell’archivio del The Bad Catholic’s Bingo Hall

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