Se non sostenuti da una fede concreta fatta di carità operosa, non hanno alcun valoredi Stefano Stimamiglio
Don Gabriele, nella lotta contro Satana si fa spesso uso di oggetti benedetti. Può spiegarci perché?
Al di là di specifici problemi spirituali, è sempre opportuno conservare a casa immagini, statuette o edicole benedette con soggetti sacri, come segno della nostra appartenenza a Dio, perché costituiscono una memoria costante della nostra consacrazione, nel Battesimo, alla Trinità; ma sono importanti anche perché sono una forma di testimonianza visibile verso chi abita con noi e verso chi visita la nostra casa. E' certamente una buona cosa anche portare con sé, in borsa o addosso, oggetti benedetti. Mi viene in mente, ad esempio, la medaglia di san Benedetto, che viene anche collocata nei crocifissi. Questo santo, che non era né sacerdote né esorcista – era infatti un semplice monaco – aveva però un potere grandissimo contro i demoni. Perché? Perché aveva una grandissima fede, che è la vera “arma letale” contro il nostro nemico, il diavolo. Ma possiamo citare anche altri oggetti: gli scapolari, le medaglie benedette, le immagini dei santi, le loro reliquie…Tutto questo, comunque, è bene precisare, non può farci indulgere verso la superstizione, che in sé è un peccato grave: questi oggetti, se non sostenuti da una fede concreta fatta di carità operosa, non hanno alcun valore.
A proposito di fede, papa Francesco ha appena chiuso l'Anno della fede e pubblicato l'esortazione apostolica Evangelii gaudium…
Il titolo di questo documento (“La gioia del Vangelo”, ndr) stimola ciascuno, come dice il Papa testualmente, “a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta”. Ecco, questa è la fede, l'incontro personale con Gesù. L'unico che davvero ci cambia la vita.
Tornando agli oggetti benedetti, vi è qualche passo della Bibbia che conferma questa pia pratica?
Vi è un passo che mi viene in mente: “Dio intanto operava prodigi non comuni per mano di Paolo, al punto che mettevano sopra i malati fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con lui e le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano” (Atti degli Apostoli 19,11-12). La mia esperienza di esorcista mi conferma che il demonio ha una naturale repulsione verso tutti gli oggetti sacri e gli strumenti della vita quotidiana che sono stati benedetti – macchine, utensili, eccetera – perché sono sottratti al suo potere. Anche per questo è buona tradizione far benedire le case, magari proprio nel tempo di Avvento che stiamo vivendo.